A cura della Redazione

Con il Ferragosto alle spalle, si può tentare tentare una, prima, breve analisi della stagione turistica in corso nell'area vesuviana. Almeno per quanto concerne il comparto extra-alberghiero (Ospitalità Diffusa).

I Grandi attrattori culturali e paesaggistici, gli Scavi archeologici dell'area vesuviana ed il Vesuvio, stanno facendo da volano alla spiaggia di sabbia nera ed ai percorsi del "Wine tasting" (degustazione di vino con altri prodotti tipici). I turisti che vengono, come in passato del resto, per visitare le mete tra le più gettonate al mondo, oggi, invece di scappare per soggiornare in alte località (era il c.d. turismo "mordi e fuggi") si lasciano, volentieri, ammaliare dalle altre proposte "in campo".

Un ruolo fondamentale nel diffondere la conoscenza dell'offerta turistica l’hanno proprio le piccole strutture di ricettività turistica a carattere familiare che fanno dell'accoglienza autentica la loro "mission".

«Queste riescono sempre più, nonostante operino in un contesto reso difficile dalla assenza di una qualsivoglia politica turistica locale – afferma l’avvocato Aldo Avvisati, presidente dell’AreV-OD (Associazione Rete Vesuviana Opitalità Diffusa) – a conquistare la fiducia dell'ospite ed consigliarlo nella proposta di come impiegare il tempo residuo della vacanza, rimanendo "in loco" e determinando, pertanto, delle considerevoli ricadute sulla economia locale. Quest'anno, inoltre, le strutture associate all’AreV-OD accompagnano l'accoglienza con uno strumento innovativo, digitale quale l'App, che integra e completa le informazioni di servizio, logistiche e turistiche che vengono da sempre loro dispensate. Attualmente fanno parte dell'Associazione 25 strutture così suddivise: 12 a Torre Annunziata, 5 a Trecase, 3 a Boscoreale, 3 a Boscotrecase, 1 a Poggiomarino e 1 a Terzigno». 

Ecco le ragioni, ad esempio, per cui famigliole di spagnoli, olandesi, svedesi, inglesi, delle repubbliche dell'Est, ma anche di italiani del nord, si sono riversati sulla nostra spiaggia. 

«Certo – continua Avvisati -, anche se il loro grado di soddisfazione sarà differente a seconda che abbiano scelto la spiaggia pubblica o quella privata. In questo momento i servizi pubblici (spiaggia, mare, viabilità per intenderci) sono inesistenti o carenti a differenza di quelli privati (anche se, ahinoi, il mare sempre quello è!). I gestori dei lidi balneari, difatti, stanno mettendo in campo un'offerta sempre più diversificata e qualificata. E si badi, abbiamo scritto "spiaggia" e non "mare" in quanto l'attrattore è proprio il primo. Difatti, si sceglie la spiaggia per andare in acqua ma anche per prendere la tintarella su di un lettino o per giocare a beach-volley; per sorseggiare un drink al tramonto o per ascoltare musica o "dimenarsi" in danze più o meno sfrenate la sera...».

Avvocato, in questo contesto come si collocano le aziende vinicole?
«Il wine-tasting, sviluppatosi tra i vigneti del Vesuvio ad opera delle aziende vitivinicole produttrici del "Lachryma Christi", vino locale doc, merita indubbiamente una menzione. Tale pratica viene apprezzata dai cultori dell'eno-turismo ma anche, più semplicemente, da quegli ospiti che prediligono trascorrere momenti nel verde della natura. Ed anche in questo comparto la proposta AreV-OD non manca. Nei prossimi anni attendiamo lo sviluppo del comparto dei Tour e delle escursioni per mare o anche via terra. Al momento qualcosa, anche di qualità, già c'è. Ma va definita con chiarezza la gestione dei Porti e delle aree demaniali e la riqualificazione della sentieristica nel Parco Nazionale del Vesuvio».

E la cucina locale?
«C’è certamente la necessità di una proposta ancora più adeguata della "cucina locale" – conclude Avvisati -, in modo da affermare un distretto del food in grado di ingenerare un altro dei tanti turismi possibili».  

Un settore, quindi, in forte crescita, alimentato anche dalle visite notturne e di gran fascino organizzate  proprio in questo periodo dal Parco Archeologico di Pompei e quello di Ercolano, dal siti archeologici di Oplontis, di Stabiae e di Boscoreale.