A cura della Redazione

Tragedia, degrado e polemiche. Rampa Nunziante è la strada della città di Torre Annunziata più chiacchierata degli ultimi anni. Molto più nel male che nel bene. Purtroppo.

L’ultimo argomento di convulsa discussione collettiva è stato il senso unico dello scorso mese di luglio cancellato con la stessa rapidità con la quale era stato istituito. Durò appena cinque giorni. Il tempo necessario per riversare sul provvedimento dell’amministrazione comunale tutte le negatività della scelta adottata. Secondo l’opinione di molti, Rampa Nunziante è un’arteria fondamentale per l’intero impianto stradale della città al punto da condizionarne pesantemente la viabilità. Va detto, però, che due anni fa, all’indomani del tragico crollo, restò chiusa al traffico (in entrambi i sensi) per quasi tre mesi e, nello scorrere le cronache dell’epoca, non abbiamo ritrovato notizie di colossali ingorghi a croce uncinata resi celebri da Luciano De Crescenzo. E’ pur vero che non si può ricevere l’ispirazione di un diabolico senso unico in una notte di mezza estate e pensare di realizzare il sogno il mattino successivo.

Come qualcuno ebbe modo di commentare sui social, “i cittadini vanno informati e formati”. La formazione dovrebbe interessare i residenti a Torre Nord e, in modo particolare, quelli che utilizzano l’automobile anche per percorrere 100 metri: per comprare il pane, andare al bar, fare shopping e, d’estate, per raggiungere i lidi balneari. Un capitolo a parte lo riserviamo a “accompagnare i figli a scuola”: gli istituti scolastici, dai torresi, vengono considerati una sorta di drive in. Se potessero i genitori oplontini porterebbero i figli in classe in macchina sostando a lato del banco. E magari sbirciare, da quella comoda postazione, la prima ora di lezione per vedere l’effetto che fa.

Ora vi chiederete: ma perché torresette.news ha deciso di raccontarci queste cose anche risapute, ovvie e scontate? La doverosa premessa è propedeutica per presentare ai nostri lettori dei disegni. Non rappresentano né una novità né tantomeno una notizia esclusiva. Ce li ha inviati l’architetto torrese Toni Amitrano. E’ sostanzialmente un’idea per agevolare il transito dei pedoni sulla tanto dissertata Rampa Nunziante che costituisce uno dei problemi irrisolti della viabilità cittadina e, tra l’altro, puntualmente presente in vari programmi elettorali, ma mai affrontato con serietà.

«L’ampiezza della strada è decisamente insufficiente per permettere il doppio senso di marcia veicolare e la circolazione dei pedoni. Inutile dire - sostiene l’architetto Amitrano -  che il problema si acuisce nel periodo estivo in cui l’afflusso aumenta in modo esponenziale, rendendo pressoché impossibile la coesistenza delle auto e dei pedoni, soprattutto dei bambini e delle persone con difficoltà di deambulazione. Lo schizzo che ho redatto - aggiunge - non ha alcuna pretesa tecnica, ma vuole riportare all’attenzione di tutti la possibilità di creare almeno una rampa a sbalzo aderente alla struttura attuale che sia riservata esclusivamente ai pedoni ed opportunamente protetta.

L’intervento in effetti è abbastanza banale e non richiede grossi investimenti, ma il tornaconto per la cittadinanza sarebbe notevole». L’incontro con il professionista torrese fornisce anche lo spunto per allargare il discorso all’intera area interessata alla realizzazione dell’opera. «E’ ovvio che per la riqualificazione della zona - rimarca Amitrano - ci sarebbero tanti interventi da mettere in cantiere agganciandoli ai fondi europei». Quali? «La copertura parziale del trincerone, almeno del tratto parallelo a via Alfani. Si realizzerebbe, così, una terrazza a mare che, con le opportune attrezzature, costituirebbe un impagabile scenario a picco sul mare. La costruzione di un ascensore che colleghi via Alfani con litoranea Marconi. La riorganizzazione della viabilità intorno agli stabilimenti balneari. Lo sfruttamento dell’area ex Damiano per la creazione di un parcheggio a più livelli che, in parte, decongestionerebbe le strade dall’ammasso di ferraglia che soprattutto nella stagione estiva caratterizza il lungomare. Lo stesso parcheggio servirebbe il centro della città grazie al percorso di villa Parnaso nelle altre stagioni».

«Ma questa forse è solo fantasia - ammette e conclude l’architetto Toni Amitrano - resta il fatto che il piccolo intervento su Rampa Nunziante potrebbe migliorare sensibilmente la fruizione delle attrezzature balneari».