A cura della Redazione

L’invito, forte e chiaro, è partito dalla voce più autorevole: le parole le ha pronunciate Papa Francesco nell’ultima domenica che precede il Natale; da Piazza San Pietro ha dettato la linea, rivolgendosi agli uomini (e alle donne) di buona volontà. “Non lamentatevi per quello che perderete quest’anno, ricordatevi di chi ha meno di voi”: un pensiero coerente, facile da condividere.

Rosario Iannucci, il presidente dell’AICOVIS, benemerita associazione che da sempre si schiera dalla parte di chi è più bisognoso di protezione, un’idea perfettamente compatibile con quella di Papa Francesco l’aveva già avuta e da anni ormai la trasforma puntualmente in un’iniziativa natalizia. Una tradizione racchiusa in uno slogan, “Un sorriso in corsia”, per ora non replicabile. Il reparto ospedaliero è diventato una trincea, la vera resistenza comincia lì.

Ecco perché l’appuntamento, comunque, è restato e, in piena era Covid, acquista un valore ancora maggiore, un segnale di attenzione verso chi è al centro della bufera, chi lotta insieme a noi per salvarci e per farci soffrire meno: medici e infermieri sono stati definiti angeli, dall’inizio della pandemia ci siamo affidati a loro, unico rifugio possibile mentre intorno le voci su questa maledizione che ha colpito la Terra e i suoi abitanti distruggevano anche la speranza. L’ospedale scelto per testimoniare la gratitudine popolare è quello di Boscotrecase, un’area Covid ovviamente. Non ci sarà la grande folla, evitare gli assembramenti resta una precauzione fondamentale, ma mercoledì 23 dicembre, alle ore 11, virtualmente ci saremo tutti.

Il presidente Rosario, alla sua maniera, scegliendo domande che non ammettono rifiuti, ha allestito una festa senza festa proprio nel luogo del dramma. Ha chiesto ai suoi amici un segno di partecipazione, un panettone. Ne ha raccolti oltre un centinaio, firme importanti da sempre a lui vicine: da Ciro Immobile, implacabile cecchino anti-Napoli, a Stefano De Martino, il presentator cortese diventato simbolo del Sud, a Marco Guida, l’arbitro che a Torre Annunziata tiene altissimo il livello di una tradizione partita da Ciccio De Robbio e passata attraverso Virginio Quartuccio.

Il Savoia è rappresentato da due ex presidenti come Angellotti e Pasquariello, un capitano come Francesco Scarpa e – ne siamo sicuri - tutti i tifosi di ieri e di oggi. Una squadra completa in ogni ruolo con Zeus sport, transitato in una dimensione internazionale partendo da un’origine torrese e ora idealmente pronto a vestirla, come sempre ha fatto per le grandi occasioni proposte dall’AICOVIS. Tra gli amici c’è anche don Ciro Cozzolino, parroco della Trinità che tifa per un’estensione del regalo di Natale anche a chi il panettone quest’anno lo vede come un irraggiungibile lusso. E nessuno come Rosario è sensibile a questi temi.

L’elenco è lungo, ma tutti quelli che hanno risposto alla chiamata meritano una citazione: da Cinzia Profita, il volto del calcio in tv, alla squadra dei giornalisti con Maurizio Nicita, Gaetano Imparato e tutti gli amici che Iannucci ha reclutato in 25 stagioni di attività incessante, a Salvatore Gallo di Foto e Fatti che ha fotografato tutte le imprese con un coinvolgimento totale. Una fila lunghissima con i politici presenti senza eccezioni: da Angelo Casillo a Michele Riggi, da Germaine Popolo a Orfeo Mazzella, a Enzo Sica.

Gli imprenditori torresi sono rappresentati da Fabio Boccia. C’è un autografo d’autore sui panettoni: hanno firmato i maestri pasticcieri di Torre Annunziata, in testa Alessio D’Avino del Tartufo. Sognando la riapertura, c’è anche la formazione della scuola, capitanata da Felicio Izzo, preside del Liceo Artistico de Chirico, un fuoriclasse che sarebbe recordman di punti anche nella Nba. La lista potrebbe continuare a lungo, e a tutti, anche a chi non abbiamo citato, va un grazie generale. Il Natale non potrà restituircelo nessuno, ma eleggiamo medici e infermieri a rappresentarci. Il vostro brindisi sarà il nostro: viva la vita. Grazie AICOVIS.

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