A cura della Redazione

E’ indignato, offeso e turbato Benito Capossela. Il dirigente scolastico del Liceo “Pitagora-Croce” di Torre Annunziata ha appreso che l’Ufficio Scolastico Regionale non ha autorizzato la formazione della prima ed unica classe dell’indirizzo musicale per il prossimo anno scolastico. Una decisione che compromette seriamente il futuro dello stesso indirizzo, autentica eccellenza non solo dell’entourage scolastico, ma di tutto il territorio vesuviano.

L’assenza di motivazioni oggettive e la comunicazione solo di considerazioni opinabili (il numero di iscritti, 18), non convincono Capossela che ha deciso di scrivere direttamente al Ministro dell’Istruzione, professor Patrizio Bianchi.

«A suo tempo, ci siamo battuti, riuscendoci, per assicurare alla scuola anche un liceo ad indirizzo musicale. È stata una scelta davvero felice – sostiene il preside - non solo per l’entusiasmo con cui è stata accolta dai cittadini e dagli studenti, che si sono iscritti in tanti, ma anche per i risultati raggiunti in pochi anni, a partire dalla istituzione del Premio Internazionale Elia Rosa, dedicato alla memoria del sassofonista, che si adoperò per dare ai ragazzi in disagiate condizioni economiche la possibilità di frequentare una scuola di musica. Eppure, nonostante una così straordinaria attività, quest’anno ci vediamo privati di una classe prima ed unica di Liceo musicale. Questa decisione determina un innegabile disagio, soprattutto in un istituto, come il nostro, che si prodiga con tutte le sue forze, ancora riuscendoci, per fare dell’indirizzo musicale del nostro liceo un riferimento importante per il territorio».

Capossela sottolinea anche le contraddizioni che hanno accompagnato la decisione dell’Ufficio scolastico Regionale: «Si tratta di una grande sperequazione decisionale che vede negare una classe prima ed unica, per esser composta da soli 18 alunni, mettendo a rischio da noi ed in altre istituzioni della Regione il percorso musicale».

E tutto ciò dopo che proprio il ministro Bianchi, in una recente intervista televisiva, ha ribadito “l’importanza della musica nella formazione culturale delle nuove generazioni nello sviluppo non solo della singola persona, ma dell’intera comunità”.

Il dirigente scolastico torrese prosegue: «La cosa estremamente offensiva è l’arrogante atteggiamento dell’ufficio periferico, che si ostina a “tagliare” la proposta condivisa e deliberata dagli organi collegiali della scuola, senza non solo alcun confronto con il proponente, ma neanche con un’informazione quanto meno motivata».

Benito Capossela conclude con un auspicio che la città e tutto il territorio non possono non condividere: «Sono certo che il signor Ministro, apprezzando la sua sensibilità su queste tematiche, interverrà per ripristinare un atteggiamento di correttezza, che restituisca dignità agli operatori della scuola, a quanti agiscono sul territorio, e si impegnano con ogni sforzo possibile per offrire ai propri giovani tutte le opportunità».

Il racconto di questa vicenda, se vogliamo, ha del paradossale: una città che sta piangendo in questi giorni una morte assurda per un posto auto, si vede sottrarre l’indirizzo musicale di una scuola che combatte da anni l’affermazione della cultura della legalità.

(nella foto, da sinistra il preside Benito Capossela e Peppino Di Capri, presidente della giuria del Premio Elia Rosa edizione 2015)