Sono le ore tre e minuti trenta dell’otto agosto 1919. A Torre Annunziata, in via Mazzini, nasce un bambino al quale vengono dati i nomi di Agostino (il nonno materno), Alfredo, Alferio (gli zii paterni). È dichiarato al Comune il giorno 12 (atto 595) e battezzato nella chiesa dell’Annunziata il 19 dello stesso mese (atto 90).

Perché è così importante parlare di questo bambino? Perché diventerà il famoso produttore cinematografico Dino De Laurentiis! Alla nascita era “nato con la camicia”, cioè avvolto nella placenta, considerato un segno di fortuna secondo l’allora credenza popolare. I genitori erano Rosario Pasquale Marco Aurelio (ma con il tempo il padre si farà chiamare solo con l’ultimo nome), brigadiere della Real Guardia di Finanza, andato in congedo da appena due mesi, e Giuseppa Salvatore, che gestiva con la madre Raffaela e la sorella Rosa un negozio all’ingrosso di farina e cereali. Il padre di Dino, affascinato dal mondo della pasta, l’anno successivo inaugura con la moglie, in via Murat, il pastificio moderno “Aurelio De Laurentiis".

Il piccolo Dino è intelligentissimo ma insofferente alla disciplina e agli studi, tanto è vero che scappa a piedi dal seminario di Castellammare di Stabia dove sta studiando e rinuncia a frequentare dopo qualche anno anche il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Napoli. Diventerà, in giro per l’Italia  centromeridionale, un bravo rappresentante di pasta prodotta dal pastificio paterno. Ma il suo destino sarà diverso, perché esordirà prima come attore e poi come produttore cinematografico.

Centinaia sono i film prodotti da lui in Italia e negli Stati Uniti, conosciutissimi da tutti e perciò non ne parliamo in questo articolo. Piuttosto sono interessanti le sue vicende familiari. Chi sa, ad esempio, contrariamente a quanto si scrive spesso, che Dino ha avuto tre mogli e non due? Oltre all’attrice Silvana Mangano e alla statunitense Marta Schumacher, il nostro concittadino si è sposato per la prima volta con Bianca Maria De Paolis nel 1945, matrimonio annullato nel 1949, per poi andare a nozze nello stesso anno con la Mangano. Dalla quale ha avuto quattro figli e l’unico maschio, Federico, è purtroppo scomparso nel 1981 ad appena 26 anni in un incidente aereo in Alaska. E chi sa che dopo la scomparsa di Dino il 10 novembre 2010, l’unica sopravvissuta tra i suoi fratelli (Luigi e Alfredo) e sorelle (Celestina, Rosa e Anna) è una giovanile signora di 93 anni (li compirà il prossimo 28 agosto), di nome Raffaela che vive a Milano? L’ho intervistata tre anni fa per TorreSette, quando mi ha ricevuto nella sua splendida casa di via Washington, e in quella occasione le ho regalato il mio libro: "Pasta, amore e fantasia. Le origini della famiglia De Laurentiis". 

Oggi la casa natale di Dino, in via Mazzini 27, è una comune abitazione e nessuna strada o piazza è stata intitolata al nostro più famoso concittadino. Una lacuna da colmare, se Torre Annunziata vuole essere ancora orgogliosa di avergli dato i natali.