A cura della Redazione

La Regione Campania ha presentato al TAR la documentazione a supporto della adozione dell'ordinanza firmata dal presidente Vincenzo De Luca che sospende la attività in presenza di scuole materne, elementari e medie fino al 30 gennaio prossimo causa l'impennata dei contagi da coronavirus, soprattutto nei giovani in età scolare. Un provvedimento contro il quale il Governo ha presentato ricorso.

In sintesi, dai documenti si evidenzia - si legge in una nota della Regione -  "una condizione di eccezionale e straordinaria necessità attestata, tra l’altro, da: Rt di ospedalizzazione pari a 1,78, che indica il raddoppio dei ricoveri Covid in arco settimanale; esaurimento posti letto pediatrici Covid, nella regione con popolazione più giovane d’Italia; blocco già decretato delle attività sanitarie di elezione; previsione di certo esaurimento di posti letto di degenza Covid nel breve periodo in mancanza di misure immediate".

Inoltre, la Regione contesta il fatto che "le misure nazionali non sono fondate sul parere tecnico-scientifico del CTS, che non è stato convocato, contrariamente a quanto richiesto da tutte le Regioni per assumere decisioni consapevoli. Al contrario, l’Ordinanza regionale è fondata su un’istruttoria tecnica che tiene conto: dei dati più aggiornati della Cabina di regia nazionale; delle valutazioni dell’Unità di crisi regionale; della richiesta di présidi e sindaci che segnalano criticità non risolvibili a breve".

Poi la stoccata al Governo centrale: "Le misure previste dal decreto governativo sono inattuabili e del tutto virtuali, almeno nel territorio regionale della Campania, tenuto conto che: vi è impossibilità di assicurare il contact tracing e insostenibilità dei carichi da parte delle ASL, attestata dai dirigenti scolastici e da tutti i Direttori generali delle ASL campane".

A supporto della bontà del provvedimento adottato, si specifica che "in caso di sospensione dell’ordinanza vi sarebbe un danno irreparabile per la popolazione giovanile data la previsione del picco dei contagi per fine gennaio, in presenza di una bassissima percentuale di vaccinazione sotto i 12 anni".

Nel rapporto si legge testualmente che "lo scenario 4 attuale impone decisioni immediate e straordinarie e che, in particolare, non può prescindersi dalla sospensione delle attività in presenza, quantomeno nelle scuole dell’infanzia e del ciclo primario e secondario di primo grado. Trattasi, infatti, di una platea in cui la diffusione del virus raggiunge altissimi picchi di incidenza in tutte le province della Regione, per la quale prima della chiusura prefestiva si sono già registrati numerosissimi focolai (nel numero di 118, ndr), e che è particolarmente a rischio di contagio perché attualmente vaccinata solo in piccola parte e con grandi rischi di amplificazione della pandemia attraverso i contatti diretti con i coetanei e con l’ambiente familiare, tenuto conto della difficoltà di applicare a detta fascia le regole di prevenzione sanitaria diffuse tra gli adulti. Secondo quanto rilevato ed attestato dai singoli Direttori Generali delle ASL campane - prosegue il report -, la situazione attuale nei relativi territori non consente di assicurare il rispetto delle disposizioni introdotte dal Governo con il preannunciato decreto-legge del 5 gennaio 2022, fondato sull’autosorveglianza e sugli screening".

Il report evidenzia poi "un significativo aumento dei ricoveri nella fascia pediatrica prevalentemente per pazienti Sars-Cov positivi sintomatici con età inferiore ai 10 anni, il cui numero è raddoppiato in 10 giorni. Inoltre si registra un notevole accesso (circa 70/giorno al pronto soccorso dell’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli) di bambini della medesima fascia di età, Sars-Cov positivi, con sintomatologia più lieve".

Infine, si sottolinea come "le misure previste dall’ordinanza regionale sono equilibrate e proporzionate: tutte le scuole sono aperte; si prevedono solo tre settimane di didattica a distanza per medie inferiori ed elementari. Tre settimane di respiro per i présidi, i sindaci e le ASL che ne hanno fatto richiesta per ampliare la fascia dei vaccinati e scavallare il picco dei contagi".

Tutta la doumentazione presentata al TAR è disponibile qui.