A cura della Redazione

Un compleanno speciale a Torre Annunziata, nella piccola frazione di Rovigliano, dove la signora Maddalena Cirillo, affettuosamente chiamata da tutti zia Maddalena, nella giornata del 26 gennaio ha tagliato il traguardo dei cento anni. 

A lei vanno gli auguri di tutta la comunità torrese. A festeggiare la ricorrenza anche il sindaco Vincenzo Ascione che le ha donato una targa a nome di tutta l'Amministrazione comunale, il parroco della chiesa di San Michele Arcangelo, Padre Elio, che ha pregato con gli ospiti e la festeggiata, la consigliera comunale Maria Longobardi, legata a zia Maddalena da un affetto molto speciale.

Pochi gli inviati per le restrizioni dovute al Covid anche se zia Maddalena ha una grandissima famiglia che stava aspettando per poterla festeggiare tutti insieme: la festa con tutti si farà quando la situazione epidemiologica lo permetterà.

La signora Maddalena è l'ultima di sette figli: Salvatore, Lucia, Raffaele, Anna, Rosa detta Sinella e Liberato. Il suo papà - Giovanni - era cresciuto a ridosso della Villa B di Oplontis, in zona Mascatelle, ma poi - sposatosi con Fortuna - si trasferì a Rovigliano in via Volturno, dove si dedicò alla coltivazione dei campi e al commercio ortofrutticolo.

Questa piccola donna ha vissuto, da bambina, con i ricordi dei suoi nonni e adesso, da anziana, condivide le speranze dei suoi nipoti e pronipoti. Abbraccia cinque generazioni e un arco di tempo lungo un secolo. Qual è il segreto di tanta longevità? 

Suo marito Catello Buondonno - un uomo d'altri tempi (è stato tra l'altro consigliere comunale all'epoca del sindaco Lettieri) non la chiamava per nome ma "zia Cardella". Lui la vedeva piccola come un cardellino. E come l'uccellino, sempre in movimento, letteralmente "volava" operosa e instancabile, di luogo in luogo, durante le lunghe giornate che trascorreva in campagna.

Insieme al marito, infatti, Maddalena si è dedicata per tutta la vita alla produzione di tanti prodotti buoni e genuini come i mitici carciofi di Schito - una produzione tipica di questa zona a ridosso di Castellammare di Stabia -, verdure di ogni specie, frutta, nonché alla produzione di un buon vino rosso. 

E chissà che non siano state proprio queste sane abitudini di vita, con lo stile alimentare che ne consegue ed una buona genetica, ad avere avuto degli effetti benefici sulla longevità e sulla buona salute!   

La vita le ha dato 3 figli, 10 nipoti, 22 pronipoti, un genero e due nuore premurose. Il segreto per star bene e vivere a lungo? Dice di non conoscerlo nemmeno lei, «ma sicuramente - afferma - mi ha aiutato tanto la fede nella Divina Provvidenza e vivere circondata dall'amore dei miei figli e dei miei parenti. La famiglia è cresciuta e a casa nostra la porta è sempre aperta: essere uniti è una vera benedizione ed è il segno dell'amore che il Signore ha per noi».