A cura della Redazione

Questione mascherine allo Spolettificio Esercito di Torre Annunziata.

Dopo la presa di posizione dei rappresentanti sindacali dello stabilimento militare oplontino, in merito alla sospensione della produzione di mascherine per una settimana e all’interrogazione presentata dal parlamentare del M5 Stelle Luigi Gallo al ministro della Difesa Lorenzo Guerini, a cui faceva seguito una nota dell’Agenzia Industria Difesa con la quale, invece, si manifestava la volontà di rilanciare l’attività dell’Ente, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Unsa scrivono all’on. Luigi Gallo una lunga lettera nella quale esprimono tutte le loro preoccupazioni in merito alla vicenda.

Dopo i ringraziamenti di rito per l’interessamento da parte del parlamentare, i sindacati chiedono all’on. Gallo “di conoscere, in modo chiaro e dettagliato, le reali intenzioni di Agenzia Industrie Difesa circa la programmazione e le prospettive per lo Stabilimento Militare “Spolette” di Torre Annunziata. Inoltre vogliamo sottolineare e portare alla Sua attenzione - continua la lettera - come nel PNRR siano stati destinati ad AID 11 milioni di euro per il 2022 e 7 milioni di euro per il 2023, per i quali ancora non conosciamo in che modo la Direzione Generale voglia impiegarli e soprattutto in quali progetti per gli Stabilimenti sotto la sua giurisdizione e amministrazione”.

I sindacati, inoltre, chiedono il motivo della riduzione dell’orario di lavoro a 53 giovani del reparto “Mascherine”, e da 36 a 28 ore settimanali, nonostante una commessa di materiali da lavorare di 1 milione e 600mila euro.

Infine lamentano una scarsa considerazione dei vertici dell’Agenzia nei loro confronti, visto che sono state disattese tutte le loro richieste di incontro, e affermano che non corrisponde al vero quanto sta scritto nel comunicato diffuso dall’Aid. Infatti, continua la lettera, in esso “si parla di potenziamento e perfezionamento della linea nel Reparto Mascherine di Torre Annunziata: ebbene, possiamo assicurarle - scrivono ancora le organizzazioni sindacali - che nulla di quanto annunciato è attinente al vero. Quali potenziamenti avrebbero portato, visto che i macchinari che producono le mascherine sono gli stessi di due anni fa e per i quali non hanno mai previsto alcun intervento straordinario?... Parlano di vendita dei dispositivi di protezione verso altre pubbliche amministrazioni, nonché ad altri enti - conclude la lettera -. Non comprendiamo su quali basi asseriscano ciò, visto che al momento, nonostante alcuni prelievi di mascherine di FFP2 per vari milioni di unità, giacciano in loco milioni, milioni e milioni di mascherine chirurgiche”.

Insomma una vero braccio di ferro tra i sindacati dello Spolettificio e i vertici dell’Aid, con l’intercessione del parlamentare di Torre del Greco Luigi Gallo.

Il nostro auspicio è che, al di là delle parole, vengono adottate le misure necessarie per dare una nuova mission allo storico stabilimento militare in modo da garantire non solo gli attuali livelli lavorativi, ma anche nuova e duratura occupazione.