A cura della Redazione

Il giorno dopo la conferenza stampa del sindaco Vincenzo Ascione, in cui il primo cittadino dopo l’arringa a difesa della sua persona e degli altri amministratori coinvolti nell’inchiesta della DDA di Napoli, sta meditando seriamente di voler mettere fine al suo mandato di sindaco.

La sua intenzione sarebbe quella di approvare in Giunta il bilancio di previsione 2022 in modo tale da mettere a disposizione di chi verrà dopo di lui (il Commissario prefettizio), i fondi assegnati al comune di Torre Annunziata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Dal punto di vista della tempistica, ci vorranno circa venti di giorni affinché il documento contabile sia licenziato dall’Ufficio finanziario diretto dal dott. Nunzio Ariano.  Quindi perfettamente in linea con i 20 giorni entro i quali le dimissioni del sindaco diventano efficaci ed irrevocabili.

Stamattina sono state protocollate al Comune le dimissioni del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Raiola, uno dei quattro amministratori indagato dalla DDA, oggetto anche di una perquisizione nella sua abitazione. Di fronte a tale gesto, il sindaco non può rimanere impassibile, visto che a dimettersi è la seconda carica istituzionale del Comune ed un suo uomo di fiducia, che si è schierato contro il Partito democratico, a cui è tutt’ora iscritto, pur di non abbandonare la maggioranza di governo cittadino.

D’altronde Ascione, pur affermando nella conferenza stampa di ieri di non voler dimettersi, un minuto dopo davanti alle telecamere del TGR Campania ha dichiarato espressamente di voler prima approvare alcuni atti importanti (il bilancio di previsione 2022) e poi lasciare.

Il sindaco, quindi, potrebbe sollecitare l’Ufficio finanziario a completare la stesura del documento contabile al più presto e, nel contempo, pensare di dare le dimissioni prima che inizi la diaspora di tutti i consiglieri comunali di maggioranza, dopo gli abbandoni di Oriunto, Avitabile e Nella, e dell'assessore Luisa Refuto.