A cura della Redazione

Il Centro di Preparazione Olimpica di Formia ha ospitato gli studenti dell’indirizzo sportivo del liceo Pitagora-Croce di Torre Annunziata. Il CPO è un luogo di assoluta eccellenza dello sport dove campioni provenienti da tutto il mondo svolgono la loro preparazione in discipline come atletica, boxe, tennis, beach volley, ginnastica, scherma, teakwondo, tennis tavolo. E’ qui dove hanno costruito gli ori olimpici atleti come Pietro Mennea, Sara Simeoni, Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi.

Gli studenti torresi hanno partecipato allo stage-progetto “Chi sono io” promosso dalla Federazione Italiana Educatori Fisici e Sportivi presieduta da Pippo Cindolo, vecchia gloria dell'atletica italiana, bronzo nei 10.000 metri agli europei di Roma del 1974.

Una sperimentazione proposta ai licei sportivi d’Italia e realizzata attraverso un modo innovativo per la lezione di scienze motorie col coinvolgimento di docenti di tutte le discipline scolastiche che alternano le lezioni delle loro materie a quelle sportive, utilizzando contenuti trasversali.

Gli alunni delle classi prima e seconda del Liceo Sportivo Pitagora-Croce di Torre Annunziata coordinati dai docenti Rosa Battimiello (matematica e fisica), Tina Fiorenza (scienze) e Luigi Chierchia (scienze motorie) e coadiuvati dagli studenti tutor, che nel loro Percorso per le Competenze Trasversali e l'Orientamento hanno acquisito la formazione per animatore e istruttore di atletica leggera, sono stati impegnati in tre giornate di full immersion nella rilevazione dei test motori e in allenamenti riservati a sei specialità: alto, asta, lungo, giavellotto, disco e peso.

«Non è la nostra prima esperienza al CPO di Formia in qualità di docenti accompagnatori. Abbiamo partecipato con interesse ed entusiasmo anche questa volta – hanno sottolineato i professori -  perché riteniamo che tale attività sia estremamente formativa dal punto di vista didattico per gli studenti del liceo sportivo. Inoltre, abbiamo riscontrato che questo stage ha una ricaduta positiva anche sull’aspetto disciplinare e sul raggiungimento di una consapevole autonomia dei ragazzi».