Qualche giorno fa abbiamo scritto di nonna Gerardina che ha compiuto 100 anni mercoledì 30 novembre. Oggi parleremo di un altro compleanno centenario, quello di Antonio Piedipalumbo, nato il 2 dicembre 1922. Verrebbe da dire, membri della "classe di ferro del 1922"

A distanza di un secolo, Antonio ha ancora la mente lucida e la mano ferma. Non solo, ha vividi i ricordi dalla sua infanzia e fino a poco tempo fa esercitava ancora la sua attività di infermiere.

Ieri ha festeggiato i suoi primi 100 anni di vita a casa della figlia Anna, in via Provinciale Schiti, attorniato dall’affetto di altri quattro figli, tre femmine (Melina, Rosalba e Patrizia) presenti al suo compleanno, ed un maschio, Salvatore, assente perché impegnato a lavoro. Ma stasera saranno tutti a festeggiare il loro papà in un noto locale di Angri.

Già all’età di 14 anni Antonio inizia a lavorare nei Cantieri metallurgici di Castellammare di Stabia. A 17 si arruola in Marina con la qualifica di cuoco. “Ho cucinato addirittura per 3.000 militari, a bordo delle navi dove ero imbarcato”, ricorda il nonnino.

Gira tutto il Mediterraneo: va in Libia, in Turchia, in Egitto e nel frattempo ottiene la qualifica di infermiere. Dopo l’armistizio, viene catturato nell’isola di Rodi ed imprigionato dalle truppe tedesche, che lo portano in Germania, nel quartiere di Spandau (Berlino).

“Qui stavo per essere fucilato dai nazisti insieme ai miei compagni – continua Antonio -, ma fortunatamente svenni e caddi sotto il corpo di un mio amico ucciso. Mi salvai perché non si accorsero che ero ancora in vita e non mi fu dato il colpo di grazia”.

Liberato dalle truppe russe ad Auschwitz il 9 maggio 1945, non gli consentono però di ritornare in Italia e quindi lo portano prima a Berlino e poi lo trasferiscono ad Odessa in Ucraina, dove continua a svolgere la sua professione di infermiere.

Rientra a Napoli solo nel 1947 e viene impiegato come infermiere presso la sede della Marina Militare a Margellina. In seguito è infermiere presso diversi ospedali e nella clinica Maria Rosaria di Pompei. Andato in pensione, continua la sua attività fino all’età di 93 anni per familiari ed amici.

Al festeggiamenti, oltre ai parenti, ha partecipato anche il dirigente del comune di Torre Annunziata Nicola Anaclerio, che a nome della Commissione Straordinaria ha donato al festeggiato una targa ricordo. Ad accompagnarlo, un rappresentante dell'Arma dei Carabinieri, a testimonianza della vicinanza dei Militari al nonno Antonio, un reduce della Seconda guerra mondiale. Poi la foto di rito con figlie e nipoti.

La redazione di torresette.news esprime al nonno Antonio Piedipalumbo le proprie felicitazioni per il prestigioso traguardo raggiunto.