A cura di Antonio Papa

All’alba del 1951, cinque anni dopo il terribile scoppio dei carri del 21 gennaio che provocò la morte di 54 torresi, la Gazzetta Ufficiale riporta i nomi di un gruppo di vigili del fuoco che si è fatto onore in quella catastrofe mettendo a repentaglio la propria vita, sprezzanti del pericolo e delle macerie, strappando da morte certa tante altre persone.

Doveroso ricordare questi eroi e ringraziarli in eterno per le straordinarie azioni e il grande coraggio dimostrato: ing. Agostino Felsani, comandante dei vigili del fuoco; ing. Domenico Della Corte, ufficiale volontario dei vigili del fuoco; Nunzio Cerbone, vicebrigadiere dei vigili del fuoco; Raffaele Eredità, vigile scelto del fuoco. E i vigili del fuoco: Alberto Altruda, Aurelio Cifarello, Luigi De Vincenzo, Vincenzo Lazzetta, Vincenzo Malvone, Antonio Massato, Vincenzo Mennillo, Vincenzo Pinto.

Tragedia scampata per un soffio

Ed un’altra tragedia si evita per un soffio per uno scontro tra due treni all’altezza del Lido Azzurro. Era il 7 maggio quando il “rapido” proveniente da Taranto e diretto a Napoli trova il binario occupato da una automotrice con due vetture proveniente da Avellino, completamente ferma sulla corsia. Grazie ai riflessi del macchinista del rapido, i soccorritori recuperano una ventina di feriti. I due macchinisti corrono a sventolare in coda al treno la bandiera rossa che indica “via bloccata”, e solo grazie a questo gesto e al tempismo del macchinista del rapido si evita una strage certa. Dagli accertamenti dell’inchiesta, si scopre che il treno davanti era fermo perché aveva investito un ragazzo di 17 anni, Giorgio Tarallo, mentre attraversava i binari.

Esordio in serie A di Ercole Castaldo

Per un ricordo più leggero bisogna attendere il 9 settembre quando fa il suo esordio in serie A uno degli atleti più forti che Torre Annunziata annovera nel suo lungo elenco di talenti: Ercole Castaldo. Qualche mese prima era stato scartato dalla Lazio, al termine del provino, perché il presidente della squadra romana Zeboni affermava di non prendere in considerazione atleti sotto il metro e settanta di altezza. Dopo la misurazione da parte dello staff laziale si accerta l’esatta statura del nostro Ercole: 167 centimetri. Niente Lazio!

Chiusa una porta si apre un portone, ed ecco che ne approfitta l’Udinese, che lo ingaggia in pochi giorni. Poi, l’esordio in serie A, proprio contro il Napoli. Il commento del “Corriere dello Sport” del giorno dopo l’incontro: “Ercole Castaldo è stato sicuramente il migliore in campo. Il portiere del Napoli, Casari, ha dovuto lanciarsi a corpo morto sui piedi del bravissimo attaccante di Torre Annunziata che, dopo aver superato col suo strettissimo dribbling tutti i difensori avversari del Napoli, si è presentato solo davanti alla rete, pronto ad entrarvi con la palla, se Casari avesse abboccato alla sua ultima finta”. 

Inizia la favola nella massima serie del giovane attaccante torrese, che lo porterà a vestire anche la maglia azzurra della Nazionale “B” il 30 maggio 1955 ad Atene contro la Grecia.

I successi del Metropolitan

Cessata l’attività molitoria dopo gli eventi bellici del 1944 e incendiato dai tedeschi in ritirata, il molino Corsea venne acquisito dal commendatore Alberto Racconto che nel giro di tre anni lo trasforma nel salotto principale della città, il Cineteatro “Metropolitan”, orgoglio e vanto cittadino. Grazie alle proprie capacità imprenditoriali, diversificate in diversi settori della vita sociale ed economica della città, Racconto riesce a reperire i migliori film del momento regalando ai torresi un posto in prima fila nel mondo della celluloide e dei propri divi. Nell’immagine si può notare la réclame del film “Le miniere di Re Salomone”, vincitore del Premio Oscar nel 1951, già in programmazione a Torre Annunziata. 

Il film per Lidia Cirillo

A proposito di cinema, la notizia che tutti aspettavano è arrivata. Lidia Cirillo trova lavoro nel film “Una donna ha ucciso” del regista Cottafavi.

La donna torrese nell’autunno del 1945 uccise il capitano inglese Sidney Lash a colpi di pistola, abbandonata dopo che questi le aveva giurato amore eterno.

Dopo le prime condanne, trascorse un solo anno di carcere e, grazie al valore e alle capacità professionali del suo avvocato difensore, l’illustre torrese Eugenio De Simone, la donna venne graziata dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.

Nel film non sarà lei la protagonista ma la giovane Lianella Carrel, ammirata in “Ladri di biciclette”, ma a Lidia questo poco interessa. Dopo che ha ricevuto numerose risposte negative per un impiego di lavoro dovute al suo trascorso, questi soldi le serviranno per alleviare la sua difficile situazione economica.

La nascita di Luigi Staiano

Chiudiamo l’anno con un dolce ricordo, la nascita di Luigi Staiano. Sarà il primo imprenditore della nostra zona che avrà il coraggio di ribellarsi alle estorsioni della camorra denunciando i suoi aguzzini. Per questo suo atto coraggioso fu ammazzato il 4 luglio del 1986, a soli 35 anni.