A cura della Redazione

Oltre 100 posti di lavoro a rischio all'Interporto di Nola. Ieri si è svolto incontro programmato con la società ISC (Interporto Servizi Cargo), per le procedure di raffreddamento a seguito del mancato accordo con un altro operatore intermodale, che avrebbe garantito il futuro dell’azienda. L'ISC garantisce servizi di trasporto merci dall’Interporto di Nola a diverse regioni italiane, numerosissime corse treno ed occupa circa 130 lavoratori.

La dirigenza dell'azienda, in apertura del confronto, ha confermato le difficoltà economico - finanziare in cui versa la società e ha dichiarato la sospensione dell'attività dall'1 gennaio 2023.

I sindacati FILT CGIL, FIT CISL e ORSA Trasporti hanno sollevato i propri timori rispetto alla ricollocazione del personale e una forte preoccupazione per lo stop di una infrastruttura centrale per il Mezzogiorno. "La sospensione dell'attività può comportare un danno economico per il TIN (terminal intermodale) e anche per altre società che insistono nel sito del CIS di Nola e quindi, ulteriori crisi aziendali - si legge in una nota delle tre sigle -. Dopo una lunga discussione, le parti hanno convenuto di attivare un tavolo permanente di confronto con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e della Regione Campania per trovare soluzioni immediate per la ricollocazione del personale e garantire una continuità delle attività all'interno dell'interporto di Nola. Le parti - conclude il comunicato - si incontreranno il 2 gennaio per continuare il confronto".