A cura della Redazione

A Caivano, in provincia di Napoli, il camper della Polizia di Stato per la campagna "Questo non è amore", iniziativa permanente avviata nel 2016 sul tema della violenza di genere. Fino al 4 settembre, i tutori della legge saranno al Parco Verde, in questi giorni al centro dell'attenzione mediatica nazionale per la vicenda legata allo stupro subito da due bambine da parte di un branco di adolescenti.

L’iniziativa del camper ha un doppio obiettivo: creare un contatto diretto (anche semplicemente informativo e garantendo l’anonimato) tra le donne ed una équipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le richieste di aiuto e sensibilizzare i cittadini su tematiche che coinvolgono tutti indistintamente.

La Polizia di Stato è così presente nei diversi contesti sociali, ed anche in luoghi particolarmente difficili, con il suo impegno costante che non si è fermato neanche durante il periodo della pandemia, perché il lockdown avrebbe potuto acuire situazioni di violenza domestica e rendere ancora più difficoltosa la loro emersione. La presenza e la distribuzione del materiale informativo, infatti, è quindi proseguita - nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale - nei mercati e nei supermercati, unici luoghi all’epoca frequentati dal pubblico, soprattutto dalle donne.

In questi giorni un’équipe di operatori specializzati della Questura di Napoli, composta da personale della Divisione Anticrimine, dell’Ufficio Sanitario, della Squadra Mobile, dell’Ufficio denunce dell'Ufficio Prevenzione Generale e del Commissariato di Afragola, incontrerà a Caivano le potenziali vittime e tutti i possibili testimoni di atti di violenza per fornire ogni utile supporto e dare informazioni sugli strumenti di tutela, anche in chiave deterrente oltre che repressiva.

In tale circostanza sarà anche distribuito l'opuscolo informativo “Questo non è amore” che contiene storie di donne che hanno trovato il coraggio di dire "basta” alle violenze e di poliziotti che hanno saputo ascoltarle. Una testimonianza dell'impegno costante della Polizia di Stato per combattere un fenomeno che rappresenta una grave violazione dei diritti umani, tema costantemente monitorato dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori il cui personale sarà presente a Caivano insieme a quello della Questura di Napoli.