Torre Annunziata è una città dal doppio volto, dove spesso si contrappongono due realtà completamente diverse: da un lato la camorra, il volto brutto e opprimente, dall’altro le “eccellenze umane”, quello bello e gratificante.

Più di una volta il nostro giornale ha avuto modo di scrivere di personaggi che hanno dato lustro alla nostra città nei vari campi della vita sociale. Non solo riferiti al passato, ma anche al presente, come la pugile Irma Testa, il calciatore Ciro Immobile, l’ex ballerino e conduttore Stefano De Martino, l’arbitro internazionale Marco Guida, il giornalista, già direttore di Sky Sport, Massimo Corcione.  

Ma accanto a questi nomi ce ne sono altri che, pur non conosciuti ai più, si sono particolarmente distinti nei loro campi di azione. Come ad esempio la giovane ricercatrice di genetica presso il Dipartimento di Biologia all’Università Federico II di Napoli, Tiziana Angrisano, inserita in un progetto ad Houston per completare la “ricerca sulla caratterizzazione molecolare ed epigenetica di geni in una camera apposita allestita su un razzo”.

O come il compianto professore Alfredo Petrosino, morto a soli 54 anni nel 2019, Prorettore alle Tecnologie Informatiche presso l'Università Parthenope di Napoli.

O ancora, come l’ingegnere meccanico Antonio Caraviello, cervello in fuga in Germania ma poi tornato in Italia e creatore della start-up “Sophia Hight Tech”, un’azienda con 22 dipendenti specializzata nella produzione di attrezzature di prova sui materiali, con commesse dai colossi come Alenia, Fincantieri e Fiat.

O infine come la dottoressa Mariaelena D’Errico, vincitrice del premio per la migliore comunicazione alla 106esima edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica nella sezione “Fisica applicata, acceleratori e beni culturali”.

La giovane ricercatrice Maria Gallo illustra il suo progetto al congresso scientifico in Australia

Ma oggi vi vogliamo parlare di Maria Gallo, ricercatrice presso l’Università Pompeu Fabra di Barcellona (Spagna).

La giovane dottoressa ha rappresentato Torre Annunziata al congresso scientifico “13th International Peptide Symposium & 15th Australian Peptide Conference” che si è tenuto la scorsa settimana in Australia, nella rinomata città di Brisbane.

Davanti ad una platea di oltre cinquecento scienziati provenienti da tutto il mondo, l’oplontina Maria Gallo ha illustrato il suo progetto di ricerca dal nome “Peptide DRT-017 prevents cognitive impairment associated to medical cannabis pain management” (Peptide DRT-017 previene il deterioramento cognitivo associato alla gestione del dolore derivante dalla cannabis terapeutica), riscuotendo grande interesse e congratulazioni da parte di altisonanti nomi della ricerca mondiale.

Nelle prime file anche il premio Nobel 2022 per la Chimica, il prof. Morten Meldal.

Tutti hanno ascoltato la presentazione del progetto della dottoressa Gallo, il cui studio prevede l’utilizzo della cannabis medicinale per il trattamento del dolore cronico (esempio neuropatico).

Maria Gallo è stata già premiata nel 2021, conquistando il premio miglior tesi di dottorato di ricerca dell’anno, conseguito presso la stessa l’Università Pompeu Fabra di Barcellona sotto la direzione di David Andreu, professore emerito dell’Università catalana, e si è distinta per la pubblicazione di numerosi articoli scientifici che dal 2015 ad oggi l’hanno condotta a presentare il suo studio nelle città di Barcellona, Lisbona, Dublino, San Francisco in California, Madrid, Napoli, Sitges ed ora al Congresso australiano.

Il farmaco sviluppato dalla ricercatrice Gallo, recentemente brevettato, servirà per il trattamento del dolore con cannabis medicinale nei pazienti affetti di alcune importanti gravi patologie, evitando gli effetti collaterali dovuti dall’utilizzo dei farmaci, quali oppioidi o farmaci steroidei, e sarà quindi in grado di avere rilevanti risvolti nel mondo della farmaceutica.

La nuova frontiera della medicina passa anche da queste parti, un motivo di orgoglio in più per Torre Annunziata!