I "murales gentili" di Torre Annunziata destano l'attenzione della cronaca nazionale. Per una volta, la città oplontina sale alla ribalta non per vicende di criminalità ma per i suoi talenti e la sua resilienza nel non arrendersi ad un declino sociale, economico, urbanistico, culruale, che ormai appare dilagante.

Anna Vitiello, ex assessore alla Cultura del Comune vesuviano e ambasciatrice di "Costruiamo Gentilezza", il progetto che ormai da anni punta all'accrescimento del benessere, per l'appunto, sociale della collettività, sarà ospite della puntata del 3 novembre di TG2 Italia, rubrica del telegiornale della seconda rete RAI che andrà in onda alle ore 10 su RAI 2.

Nel suo intervento, Vitiello parlerà dell'impegno suo e dei suoi collaboratori per riaffermare la "gentilezza" come strumento di rinascita civile e culturale della città.

E le opere d'arte, i murales, realizzati da street artist talentuosissimi "nostrani" sono proprio la testimonianza di questa "svolta gentile", come potremmo definirla: recuperare le aree degradate con l'arte. Cosa che è avvenuta nell'area portuale, nelle "discese" che conducono al lungomare (le rampe) e, in ultimo, nel quartiere Provolera, divenuto "meta" di decine di visitatori dopo la sua rigenerazione attraverso i dipinti creati, che hanno cancellato la fatiscenza di un luogo per anni abbandonato a se stesso. Una iniziativa promossa da Progetto Cripta e Rotaract che ha evidentemente suscitato curiosità anche nella Stampa nazionale e che ora vedrà il giusto riconoscimento proponendosi a migliaia di spettatori.

E chissà che in tanti che assisteranno al programma tv non decidano di fare un salto a Torre Annunziata. Perché, in fin dei conti, la gentilezza, così come la bellezza, salverà il mondo e, in questo caso, la città che un tempo fu la patria della pasta, che ha dato i natali a uomini e donne illustri, e che tenta faticosamente di "costruirsi" un futuro diverso, magari più... gentile e per questo bello. Perché essere circondati dalla gentilezza e dalla bellezza, soprattutto per bambini e adolescenti di territori difficili come quello di Torre Annunziata, può essere la chiave di volta per ripartire e creare i presupposti del riscatto socio-culturale di una intera comunità.

(nella foto, Anna Vitiello con uno degli artisti che hanno realizzato i murales, Marco Zurlo, nipote del maestro di boxe Lucio)