A cura della Redazione

Riapertura pronto soccorso presso l’ospedale di Boscotrecase. Stamattina, sabato 13 gennaio 2024, si è svolta la manifestazione con raduno a piazza Nicotera a Torre Annunziata per protestare contro la chiusura del pronto soccorso del presidio ospedaliero, dopo la sua trasformazione in Covid-hospital (anno 2020).

All'incirca duemila persone (molti si sono aggregati al corteo all'ingresso dell'ospedale), tra cittadini, associazioni, studenti, movimenti civici, politici ed amministratori (tra cui, il senatore Orfeo Mazzella, il sindaco di Boscotrecase Pietro Carotenuto, di Boscoreale Pasquale Di Lauro e di Terzigno Francesco Ranieri, e il  consigliere comunale delegato di Trecase Salvatore Napodano), si sono radunate in piazza Nicotera, per  proseguire prima verso piazza Cesaro e poi verso l’ospedale di Boscotrecase.

A scortare il “serpentone” numerosi agenti di polizia del Commissariato oplontino, la Polizia Municipale e un’ambulanza del 118 della Misericordia di Torre Annunziata.

La protesta si è acuita in questi ultimi giorni dopo la morte di una bimba di tre mesi per insufficienza respiratoria e respinta all’ospedale di Boscotrecase proprio perché privo di pronto soccorso. La bimba sarebbe così stata trasportata all’ospedale di Castellammare di Stabia dove sarebbe giunta priva di vita.

La protesta di oggi va nella direzione di sensibilizzare Asl e Regione Campania per la riapertura del pronto soccorso, che serve un’utenza di oltre 200 mila abitanti. Dall’altra parte la risposta delle Istituzioni è che c’è carenza di personale medico da adibire a tali funzioni.

Una soluzione potrebbe essere quella adottata dall’ospedale Cardarelli di Napoli, che ha indetto un concorso per 6 medici, anche specializzandi, e che poi ne ha assunti a tempo indeterminato, causa l’emergenza, tutti e 13 concorrenti idonei, di cui uno specializzato e 12 specializzandi.