Esondazioni del fiume Sarno: definitivamente accantonato il progetto della realizzazione della seconda foce del fiume sul territorio di Torre Annunziata, che tante polemiche creò negli anni scorsi con ambientalisti e movimenti civici.

Lo ha chiaramente detto il capogruppo regionale del Partito Democratico Mario Casillo in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.

«Sono qui per raccontarvi una storia che purtroppo è stata per anni simbolo di degrado e sperpero di denaro pubblico: il Canale Conte Sarno». Inizia così il video del capogruppo Pd alla Regione Campania.

«Negli anni ’80 furono investiti centinaia di miliardi delle vecchie lire allo scopo di attivare il canale chiuso da anni - prosegue Casillo -. Il progetto prevedeva che il corso d’acqua passasse all’interno degli scavi di Pompei, ma sia la Sovrintendenza, con il suo parere contrario, che una serie di scandali giudiziari, fecero sì che quest’opera non venisse mai realizzata».

Nel 2014 la Regione Campania approvò il Grande Progetto Fiume Sarno, che prevedeva, oltre al disinquinamento del corso d'acqua, una seconda foce del fiume poco distante da quella attuale, nel territorio di Torre Annunziata, per evitare i danni provocati dalle sue esondazioni. 

La rifunzionalizzazione del Canale Conte Sarno

«Accantonata quella idea - continua Casillo -, ora la Regione Campania ha rispolverato il progetto del Canale Conte Sarno, evitando però l’attraversamento degli scavi di Pompei, in modo che parte delle acque del fiume possano essere riutilizzate e portate fino al mare, impedendo - nel contempo - oltre la realizzazione della seconda foce a Torre Annunziata, anche la creazione di immense vasche di laminazione (serbatoi di stoccaggio delle acque di pioggia raccolte da una superficie impermeabile, ndr)  che avrebbero occupato circa 200mila metri quadrati di territorio.

Quindi in conclusione due importanti risultati: da un lato faremo rifunzionare il canale a fini idraulici, in modo che i nostri territori non si allaghino più, dall’altro eviteremo una seconda foce del fiume, effettuando semplicemente un’opera di dragaggio del Sarno.

Abbiamo sia le risorse che il progetto – conclude Casillo -. Da qualche giorno è partita l’indagine per valutare la consistenza dell'opera, successivamente si metterà mano alla realizzazione del progetto vero e proprio, che - a differenza del passato - è un'opera realizzabile sia tecnicamente che amministrativamente».

Va detto che dei 400 milioni di euro stanziati per il Grande Progetto Fiume Sarno, 20 milioni andranno spesi per la riqualificazione del tratto di costa compreso tra la foce del fiume (prevista la realizzazione di un ponte per il suo attraversamento) e il porto di Torre Annunziata.