A cura della Redazione

Vent'anni senza Matilde Sorrentino. Ieri mattina, in piazza Sant'Alfonso a Torre Annunziata, si è tenuta una cerimonia in ricordo della mamma coraggio che con le sue denunce svelò gli orrori della pedofilia nella scuola del rione Poverelli.

Il 26 marzo 2004, Matilde Sorrentino fu uccisa sull'uscio di casa dal killer Alfredo Gallo, che sta scontando l'ergastolo, mentre il presunto mandante Francesco Tamarisco attende la Cassazione.

Ieri mattina, a venti anni esatti da quel delitto, nei pressi del monumento dedicato alle vittime innocenti della criminalità, i ragazzi della comunità Mamma Matilde hanno deposto 20 rose rosse, una per ogni anno trascorso. Una cerimonia breve, bagnata dalla pioggia, che ha visto la partecipazione di don Antonio Carbone, sacerdote che ha fondato la comunità per il recupero dei minori che porta il nome di Matilde Sorrentino. Con lui, Pierpaolo Filippelli, procuratore aggiunto presso la Procura di Napoli, che per la Procura di Torre Annunziata, negli anni scorsi ha coordinato le indagini condotte dai carabinieri e rappresentato l'accusa al processo di primo grado che si è concluso con la condanna all'ergastolo per il presunto mandante di quel delitto, Francesco Tamarisco, confermata pochi mesi fa anche in appello.