A cura della Redazione

Tifosi in festa, applausi e bandiere: il ritorno a casa dopo anni di attesa. Il sindaco Cuccurullo: “Ora tocca a voi portarci in Lega Pro”

cori, le bandiere, gli occhi lucidi dei tifosi. Il Giraud torna a riempirsi di passione e orgoglio: dopo anni di chiusura, lo stadio è stato finalmente restituito alla città. E con esso, il Savoia ha ritrovato la sua casa.

Un momento atteso, carico di emozione e significato, celebrato con una serata di festa che ha visto la presentazione ufficiale della squadra 2025/2026 guidata da mister Raimondo Catalano.

Il sindaco: “Un sogno realizzato, ora guardiamo avanti”

“È una gioia vedere lo stadio riaperto dopo tanto tempo. Abbiamo lavorato con impegno per raggiungere questo obiettivo”, ha dichiarato il sindaco Corrado Cuccurullo, circondato da consiglieri e assessori.

Cuccurullo ha confermato che il Lotto 2 dei lavori di riqualificazione è già finanziato, e ha lanciato una sfida chiara alla dirigenza del club: “Ora tocca a voi portarci in Lega Pro”.

Emanuele Filiberto e Matachione: “Vinceremo, Torre merita il meglio”

A guidare il nuovo progetto del Savoia ci sono Emanuele Filiberto di Savoia e Nazario Matachione, saliti sul palco accanto alla squadra.

“Questa serata è la dimostrazione di quanto crediamo nella nostra squadra. Torre Annunziata merita una nuova fase, che metta al centro lo sport. Vogliamo vincere, e infatti vinceremo. Siamo pronti!”, ha affermato con entusiasmo Filiberto.

Benedizione e istituzioni: “Il Giraud simbolo di rinascita”

Non solo sport: la serata ha visto anche un momento di riflessione e spiritualità, con la benedizione di Don Paolino Franzese, seguita dagli interventi istituzionali.

Tra gli ospiti, anche Mario Casillo, capogruppo del Partito Democratico in Regione Campania:

“Il Giraud è lo stadio più bello del comprensorio. Restituirlo alla città è un primo passo concreto. C’è ancora tanto da fare, ma questa è una giornata importante per Torre Annunziata”.

Emozioni in curva: “Siamo tornati a casa”

I veri protagonisti, però, sono stati i tifosi. Una curva in festa, esplosione di cori e applausi, bandiere al vento, volti emozionati.

Torre Annunziata riabbraccia il suo Savoia, e lo fa con l’orgoglio di chi non ha mai smesso di crederci. Dopo anni di distanza, il popolo biancoscudato è finalmente tornato a casa.