“Sono costretto a stare chiuso in casa con porte e finestre sbarrate, per i cumuli di spazzatura, sacchi neri, cartoni, materiali ingombranti e rifiuti vari che giacciono per strada, ostacolando il passaggio di pedoni e auto e rappresentando un serio rischio per la salute pubblica”.

Era il grido di allarme di un nostro lettore a cui abbiamo dato voce con un articolo pubblicato l’altro ieri, 4 agosto, sul nostro giornale.

Ieri mattina, con una tempestività che va riconosciuta, gli operatori della Prima Vera hanno provveduto a rimuovere i cumuli di rifiuti che giacevano da giorni in via Domenico Cirillo, non solo quelli giacenti al confine con via Federico Talamo, ma anche i rifiuti accumulati in via Pontenuovo, una stradina adiacente. 

E’ vero che i rifiuti andavano rimossi, come d’altronde abbiamo sollecitato anche noi nell’articolo, però non sono più giustificabili questi comportamenti incivili, lesivi alla salute dei cittadini e al decoro urbano. Contro questi “sversatori seriali”, usando una metafora, non si può più usare la carota (sensibilizzare all’uso corretto del conferimento dei rifiuti), bensì va utilizzato il bastone, con sanzioni anche pesanti!

La videosorveglianza è uno strumento che può aiutare molto ad identificare tali incivili, ma anche la denuncia, anonima o meno, dei cittadini può contribuire se non a risolvere, quantomeno a limitare il fenomeno. Sono proprio loro, i cittadini, le sentinelle sul territorio per migliorare la gestione dei rifiuti e preservare la qualità dell'ambiente urbano.

L’amministrazione comunale sta facendo la sua parte con una serie di azioni di contrasto contro l’abbandono dei rifiuti per strada (oltre alle immagini di videosorveglianza vengono “ispezionati” anche i sacchetti di spazzatura per risalire ai trasgressori), ma è essenziale che anche la comunità faccia la propria parte per raggiungere un livello di civiltà che permetta di contrastare definitivamente l'abbandono dei rifiuti e tutelare l'ambiente urbano.