A cura della Redazione

Un gruppo cittadini cittadini residenti nelle zone limitrofe a Via Schito e Via Terragneta ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, denunciando una situazione ambientale e sanitaria definita “insostenibile”. L’atto, sottoscritto da 121 abitanti, chiede un intervento urgente da parte dell’autorità giudiziaria per accertare leventuale sussistenza di reati legati alle emissioni prodotte da impianti industriali per la produzione di bitume e conglomerati bituminosi.

Nel documento i cittadini descrivono una condizione ormai cronica, aggravata negli ultimi anni: durante l’attività degli impianti situati nelle due vie segnalate, l’aria diventa “irrespirabile”, con forti esalazioni maleodoranti, presumibilmente riconducibili al processo di produzione del bitume. Tra i sintomi lamentati dagli abitanti figurano tosse persistente, nausea, cefalee, crisi respiratorie e attacchi d’asma.

Oltre ai problemi legati ai fumi, vengono segnalate polveri nere depositate su balconi e finestre, oltre a disturbi quotidiani alla vita domestica, tanto da rendere impossibile – si legge nell’esposto – “tenere aperte le finestre o permanere all’aperto”.

Attività di movimentazione materiali e inquinamento diffuso

Particolare attenzione è stata rivolta al sito di Via Terragneta, dove – secondo quanto riportato – sarebbero in corso continue operazioni di movimentazione di materiali inerti e fresato di asfalto, con sollevamento costante di polveri in prossimità delle abitazioni.

Le autorizzazioni e i dubbi sul rispetto delle norme

I firmatari fanno riferimento a una vecchia autorizzazione alle emissioni atmosferiche, rilasciata dalla Regione Campania nel 2011 alla società in questione, che prevedeva precise prescrizioni tecniche e ambientali, tra cui controlli periodici su emissioni nocive e l’obbligo di mantenere in efficienza i sistemi di abbattimento.

Alla luce delle attuali condizioni ambientali, i cittadini chiedono alla Procura di verificare il rispetto delle prescrizioni di leggl e l'effettivo adempimento degli obblighi autorizzativi, nonché l’eventuale sussistenza di violazioni in materia ambientale e sanitaria.

La richiesta dei cittadini

Con questo esposto, i cittadini chiedono un intervento delle autorità competenti, tra cui la Procura della Repubblica, l’ARPAC e le autorità sanitarie locali, affinché venga fatta chiarezza sul rispetto delle normative ambientali, sulla salvaguardia della salute pubblica e sull’effettiva legittimità delle attività in corso presso gli impianti.

Intanto cresce l’attenzione anche a livello politico e istituzionale (c'è stata una segnalazione alle autorità competenti da parte del senatore Orfeo Mazzella), con l’auspicio – da parte della cittadinanza – che si possa finalmente trovare una soluzione a una situazione che viene definita “non più tollerabile”.