A cura della Redazione

Situazione al limite del collasso all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. File di ambulanze in attesa di accedere al pronto soccorso per consentire il ricovero di pazienti gran parte dei quali affetti da Covid-19. 

"Stiamo assistendo a scene di guerra che fino a poco tempo fa erano inimmaginabili in tutta la Campania - dice con un misto di amarezza e rabbia il sindaco stabiese Gaetano Cimmino, che ha pubblicato su Facebook la foto di copertina -. Le immagini delle ambulanze in fila nel parcheggio dell’ospedale San Leonardo sono inaccettabili. Quei morti gridano vendetta. E la sofferenza di centinaia di famiglie merita rispetto e merita giustizia. Come meritano rispetto l’impegno e il sacrificio degli operatori sanitari, sempre più instancabili eroi della nostra epoca".

Cimmino si scaglia poi contro Governo e Regionw

"Avevo scritto una lettera al premier Conte, chiedendogli di fornire risorse e uomini per elevare il livello dei controlli. E avevo scritto anche al governatore De Luca, per chiedere uno screening a tappeto ed esiti più rapidi dei tamponi. Facendo presente anche la necessità di adottare misure stringenti per porre rimedio a questa fase critica - prosegue Cimmino -. Continuiamo ad essere vittime dei teatrini che il Governo e la Regione stanno continuando ad esibire, scaricandosi le responsabilità a vicenda. E sono sempre più convinto che soltanto con misure drastiche, e con l’istituzione temporanea della zona rossa in Campania, potremo ridurre i contagi e decongestionare gli ospedali. Oggi servono scelte coraggiose per salvare vite e per tutelare la salute e i posti di lavoro di tutti i cittadini. Sono in contatto ininterrottamente con il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Gennaro Sosto - dichiara ancora Cimmino - al quale ho chiesto iniziative urgenti e immediate per evitare che si ripetano queste scene indescrivibili e si verifichino altre tragedie. Adesso l’obiettivo comune deve essere quello di alleggerire prima possibile la pressione sull’ospedale. Ma servono scelte immediate e perentorie, non possiamo più aspettare", conclude Cimmino.