Chiusura col botto per Voci d’autunno Jazz Festival, la rassegna musicale che ha animato per tutto settembre gli spazi degli ex molini meridionali Marzoli di Torre del Greco. Dopo aver registrato circa 4.000 presenze, la manifestazione – voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella e curata dall’Ufficio Cultura (dirigente Gaetano Camarda) – si avvia al gran finale con tre appuntamenti imperdibili.
Si parte venerdì 26 settembre con Southern Jazz Players – “Jazz under Vesuvio” Standards & More, un viaggio tra i brani che hanno segnato la storia della musica italiana, reinterpretati in chiave jazz da un ensemble d’eccezione: Gianfranco Campagnoli (tromba e flicorno), Daniele Scannapieco (sax tenore), Alfonso Deidda (sax), Pietro Condorelli (chitarra jazz), Pierpaolo Bisogno (vibrafono e percussioni), Giuseppe Di Capua (pianoforte), Tommaso Scannapieco (contrabbasso) e Amedeo Ariano (batteria).
Sabato 27 settembre spazio al soul e al rhythm & blues con la voce potente e autentica di Leon Beal, artista della tradizione afroamericana cresciuto tra gospel e blues, che nel corso della sua carriera ha collaborato con leggende come James Cleveland e The Caravans, e si è esibito anche per i presidenti Bill Clinton e Barack Obama.
Gran chiusura domenica 28 settembre con il progetto Neapolitan Avantgarde Quartet di Antonio Onorato, chitarrista e compositore innovativo, unico al mondo nell’uso della breath guitar. Sul palco con lui, Gianni D’Argenzio (sax), Angelo Farias (basso) e Mario De Paola (batteria), per un concerto che unisce jazz-rock, tradizione partenopea e sonorità internazionali.
Tre serate diverse, ma accomunate dalla stessa cifra artistica: offrire al pubblico un’esperienza musicale capace di fondere tradizione, innovazione ed emozione.
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