A cura della Redazione

Presunta corruzione in appalti per conto del Ministero della Difesa, operazione della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato.

Le Fiamme Gialle, insieme ai poliziotti, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip dello stesso Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

Un imprenditore casertano, tre ufficiali dell'Esercito e due funzionari civili del Ministero in servizio presso il X Reparto Infrastrutture di Napoli, sono stati arrestati nell'ambito di una inchiesta condotta dalla Procura relativa a numerosi casi di corruzione 

In manette sono finiti il Tenente Colonnello Antonio Crisileo, capo ufficio Contratti, il Tenente Colonnello Gaetano Mautone, capo ufficio Amministrazione, Cinzia Giunta, ufficiale rogante, Aniello Palomba, addetto amministrativo, il  Tenente Colonnello Raffaele Bisogno, capo ufficio Lavori, e l'imprenditore Francesco Caprio, le cui aziende avrebbero ottenuto l'assegnazione degli appalti mediante un «ampio sistema corruttivo», si legge nella nota della Procura, attraverso elargiazione di somme di denaro ed altre utilità.

In particolare, gli inquirenti, anche mediante intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, hanno smascherato due vicende risalenti al 2014. La prima, con la la dazione di una tangente di 45 mila euro per due gare d'appalto relative ad alcune opere presso la Caserma "Oreste Salomone" di Capua. 20 mila euro, invece, la somma pagata da Caprio per vedersi assegnati i lavori di ripristino della viabilità dell'area attiva del deposito munizioni di Carditello. 

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