A cura della Redazione

Era a Napoli. si nascondeva in un anonimo appartamento con la famiglia. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, insieme a colleghi del 7° nucleo Elicotteri di Pontecagnano e del 10° Reggimento “Campania”, hanno localizzato e catturato a Barra Antonio Ruggiero, detto “ferro filato”,  un 34enne di Boscoreale già noto alle forze dell'ordine. 

L'uomo, latitante da due anni, era destinatario di un ordine di carcerazione della Procura Generale di Napoli: dovrà scontare 12 anni e 4 mesi di reclusione per associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, aggravata da finalità mafiose.

Ruggiero era evaso dai domiciliari il 13 maggio 2016 e si era reso da allora irreperibile.

È stato catturato dopo indagini eseguite anche con attività tecniche, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotte dalla sezione “Catturandi” del Nucleo Investigativo dell'Arma di Torre Annunziata.

Il blitz per la cattura è scattato all’alba, quando i militari hanno individuato l’appartamento dove abitava con la compagna e la figlia piccola. Nel tentativo di sottrarsi all'arresto, ha scavalcato il muro di recinzione della casa e si è nascosto sotto un furgone in sosta sulla strada adiacente, dove è stato scorto e arrestato dai militari. All’interno della casa è stata trovata una patente falsa.

L'uomo è ritenuto appartenente al clan camorristico dei “Gallo-Limelli-Vangone” e persona di fiducia di Giuseppe Gallo, detto “Peppe o’ pazzo”, per cui aveva importato ingenti quantitativi di stupefacente dalla Spagna, droga poi immessa sul mercato napoletano.

L’arrestato è stato tradotto nel carcere di Secondigliano.

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