A cura della Redazione

Lo scandalo dello stupro ai danni di una turista inglese in una struttura ricettiva di Meta di Sorrento (l'hotel Alimuri) - avvenuto, stando alle indagini della Procura di Torre Annunziata, ad ottobre 2016 -, ha portato la Direzione dell'albergo ad emanare un comunicato stampa sull'accaduto.

La vittima, infatti, sarebbe stata abusata da cinque dipendenti dell'hotel dopo averle somministrato la cosiddetta "droga dello stupro". Sarebbero coinvolti nella violenza sessuale anche altre persone, almeno dieci secondo gli inquirenti. Cinque di queste sono state identificate e arrestate. A quattro di loro, l'azienda fa sapere che «già tempo addietro aveva deciso di non rinnovare i loro contratti di lavoro, fatta eccezione per un dipendente comunque mai addetto ai rapporti con il pubblico, e per il quale è stato subito attivato il provvedimento di licenziamento». 

«Pare evidente, laddove le successive fasi processuali dovessero confermare tale ipotesi accusatoria, la piena vicinanza e profonda solidarietà nei confronti della vittima - si legge nella nota -. A tal fine è ferma la determinazione della società, laddove la Procura decidesse di esercitare l’azione penale, di costituirsi parte civile nei confronti degli ex dipendenti al fine di accertare quanto accaduto e tutelare l’immagine e il buon nome di una struttura e di un’organizzazione aziendale che vanta oltre 500 dipendenti e circa trent’anni di lavoro sempre svolto con ampio apprezzamento da parte della clientela e successi sia in ambito nazionale che internazionale. L’Alimuri Srl - conclude il comunicato - è tra i primi ad avere interesse affinché si porti chiarezza su tale episodio».

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