A cura della Redazione

Contatti in Olanda, nuovi patti tra clan camorristici e affari nel Lazio e in Toscana. La relazione semestrale della DIA (Direzione Investigativa Antimafia), relativa alla seconda parte dello scorso anno, ripercorre le dinamiche camorristiche anche dell'area stabiese e torrese.

A Torre Annunziata, si conferma la presenza delle famiglie Gionta, Gallo, Venditto, Tamarisco e Chierchia. Dalle ultime inchieste chiuse, è emerso come gli storici giontiani, nonostante siano stati in cella anche per 25 anni, non hanno mai manifestato intenti collaborativi con la giustizia ed avevano ripreso in mano le redini del clan. Nel frattempo, la prolungata assenza dei vecchi vertici ha lasciato spazio alle terze generazioni dei clan. 

A proposito dei Gionta, il clan viene ritenuto ancora molto forte nonostante non si “imponga” con sparatorie, agguati ed episodi criminali eclatanti. Questo, perché il clan Gionta è ritenuto tra le organizzazioni camorristiche che è riuscito ad evolversi, accumulando grossi capitali, reinvestiti in attività imprenditoriali, anche nel Lazio, contando sempre con validi contatti all'estero.

Tra l'altro, i Gionta hanno siglato un patto criminale con i clan Gallo-Cavalieri e Limelli-Vangone, una pace armata per la gestione dei traffici illeciti.

A Boscotrecase proprio i Limelli-Vangone continuano ad avere la leadership nel traffico di stupefacenti. Invece, a Boscoreale operano i sodalizi Aquino-Annunziata, Visciano e Pesacane, i primi nella gestione dei flussi di droga al Piano Napoli di via Passanti, i secondi anche nelle estorsioni.

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