A cura della Redazione

Furti pluriaggravati di auto, estorsione con "cavallo di ritorno", ricettazione. Sono le accuse mosse nei confronti di undici indagati nell'ambito di una inchiesta condotta dalla Procura di Napoli, arrestati su disposizione del Gip dai carabinieri della Compagnia di Poggioreale. I provvedimenti sono stati eseguiti tra Napoli e provincia.

Otto persone sono finite in carcere, altre tre ai domiciliari. Complessivamente sono stati accertati 80 episodi di furto, consumato e tentato, di autovetture parcheggiate in strada (prevalentemente venivano prese di mira le utilitarie) nonché di componentistica interna alle autovetture (impianto stereo).

L’attività investigativa, condotta dalla Stazione Carabinieri di Napoli Poggioreale, anche avvalendosi di indagini “tecniche”, ha consentito di accertare l’operatività di una “squadra” di soggetti, a composizione variabile, che, operando durante la notte tra Napoli e provincia, commettevano numerosi furti, anche su commissione, di autovetture e di componentistiche e accessori d’auto, prediligendo stereo e navigatori, che, unitamente ai veicoli asportati, venivano poi rivenduti - ai prezzi di un vero e proprio tariffario - a un ricettatore di fiducia o al committente del furto.

I militari dell'Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook Arma hanno anche ricostruito il modus operandi dei malviventi che, individuato il modello di autovettura richiesto, ne forzavano la portiera o frantumavano il finestrino e, utilizzando una centralina decodificata, asportavano il veicolo, utilizzavano guanti per non lasciare impronte e, dopo aver compiuto il furto, “ripulivano” il veicolo rubato da eventuali sistemi di geolocalizzazione ed occultavano la componentistica rubata nella vegetazione a bordo strada o in botti di acqua, per riprenderla successivamente.

Altri due indagati sono attivamente ricercati.

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