Il vicesindaco di Torre Annunziata Gaetano Veltro coinvolto in una presunta truffa ai danni di una donna. Sulle pagine di Metropolis di stamane è riportata la notizia che il 9 ottobre scorso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha notificato un avviso di chiusura di indagini a Veltro per “falso ideologico” e “truffa”. Una vicenda che riguarda la sfera professionale del vicesindaco, che gestisce un’agenzia per il disbrigo di pratiche automobilistiche. Secondo l’accusa, nell’agenzia Ve.Ga. di via Bottaro a Torre Annunziata, sarebbe stato effettuato un passaggio di proprietà di una Mercedes senza che la legittima proprietaria, una donna di Latina, avesse mai firmato l’atto.
Per tale motivo, il 24 marzo 2015 - secondo il quotidiano locale - la stessa presenta una querela nei confronti del titolare un'altra agenzia di pratiche automobilistiche di Melito, sostenendo di essere stata truffata e disconosce la sua firma sugli atti per il passaggio di proprietà effettuato nell’agenzia del vicesindaco (da qui il suo coinvolgimento nella vicenda). Infatti, secondo quanto affermato dalla donna, ella avrebbe consegnato la sua vettura in conto vendita al titolare dell’agenzia di Melito in cambio di 30mila euro o della permuta con un’altra auto. Un affare che - secondo la donna - non si sarebbe mai concluso ma che avrebbe comportato la perdita della sua Mercedes, che nel frattempo era stata venduta ad un’altra agenzia di Torre Annunziata.
Con la chiusura delle indagini del pm Rosa Annunziata e la presentazione delle memorie difensive da parte degli imputati, si è ora in attesa della decisione del magistrato tra un eventuale rinvio a giudizio di uno o più coimputati o l’archiviazione.
Intanto il vicesindaco Veltro fornisce la sua versione dei fatti: «In merito alle notizie apparse oggi sul quotidiano Metropolis - afferma - è doveroso chiarire che trattasi di accadimenti relativi a fatti e persone che attengono alla mia sfera professionale. Una contestazione per la quale il mio legale ha già richiesto l'archiviazione per mancanza di oggettivi elementi probanti. C’è un’azione della magistratura, della quale sono rispettoso, pur ritenendo che i fatti sono di per sé inconsistenti. Non entro di certo nel merito - conclude -, ma sono costretto ad intervenire su alcuni aspetti per evitare confusione e polveroni inutili e dannosi che potrebbero tendere solo a minare la stabilità politica della nostra maggioranza, in modo pretestuoso».
La vicenda di per sé non dovrebbe produrre conseguenze di carattere politico (in mancanza di un rinvio a giudizio difficilmente il sindaco Vincenzo Ascione revocherebbe l’incarico a Veltro o lo stesso vicesindaco rassegnerebbe le dimissioni). Tuttavia il tutto potrebbe “pesare” in vista di un futuro rimpasto in giunta, chiesto da più di una forza politica, e con il Partito Democratico che incalza sul terzo assessore nell’esecutivo.
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