Processo per il crollo di Rampa Nunziante, prima udienza al Tribunale di Torre Annunziata.

Stamattina, 6 marzo, alle ore 12,30, è iniziato il processo sul crollo della palazzina di Rampa Nunziate a Torre Annunziata, avvenuto il 7 luglio 2017, in cui morirono sotto le macerie otto persone: i coniugi Giacomo Cuccurullo ed Edy Laiola con il figlio Marco; i coniugi Pasquale Guida e Anna Duraccio, con i figli Francesca e Salvatore; la signora Pina Aprea. 

Sul banco degli imputati Roberto Cuomo, Massimo Lafranco, Gerardo Velotto, Massimiliano Bonzani, Aniello Manzo e Pasquale Cosenza (tutti imputati per omicidio colposo plurimo); poi Ilaria Bonifacio, Emilio Cirillo, Luisa Scarfato, Marco Chiocchetti, Mario Cirillo, Roberta Amodio e Rita, Giuseppe e Donatella Bongiovanni.

Il giudice monocratico Francesco Todisco ha riunito in un solo fascicolo i tre filoni d’inchiesta, respingendo, nel contempo, tutte le questioni preliminari. 

Ha poi ammesso tutte le parti civili, tra cui il comune di Torre Annunziata, i proprietari dell’edificio confinante con quello crollato, i familiari delle vittime, ed anche tre imputati contro i precedenti proprietari. 

Prima di iniziare, la pm Andreana Ambrosio ha fatto proiettare un video che riprende i primi soccorsi da parte delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco subito dopo la tragedia. Il video ha destato molta commozione tra i presenti, che sono tornati indietro nel tempo e hanno rivissuto quei tragici momenti.

Subito dopo è stato chiamato a deporre il primo teste di accusa, il maresciallo maggiore dei carabinieri Antonio Russo (colui che ha condotto le indagini subito dopo il crollo), il quale ha dato luogo alla ricostruzione dei fatti. Russo ha fatto riferimento ad una riunione condominiale svoltasi alle ore 17,00 del giorno precedente il crollo, durante la quale i proprietari degli alloggi avevano chiesto i danni strutturali causati dai lavori (privi di autorizzazione, come poi è stato appurato) al secondo piano dell’edificio Inoltre ha riferito di testimonianze raccolte che denunciavano la difficoltà di molti nel chiudere gli infissi di porte e finestre. 

L’udienza è stata sospesa alle ore 17,30. Riprenderà il 20 marzo con il controesame da parte degli avvocati e l’interrogatorio dei primi testi.

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