A cura della Redazione

Avvocato rapinato e aggredito a colpi di roncola, l’aggressore Nicola Garofalo di 32 anni di Boscoreale chiede il giudizio abbreviato. Il pregiudicato, arrestato con l’accusa di rapina e tentato omicidio, nella notte tra venerdì e sabato 5 ottobre rapinò una coppia all'interno della loro auto, colpendo con una roncola alla testa e in altre parti del corpo il giovane 27enne Fabio A., successivamente ricoverato in gravi condizioni all’ospedale del Mare di Napoli.

Proprio ieri, il 27enne è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico  per la composizione dell’osso del cranio, gravemente danneggiato dal colpo di roncola. L’intervento è andato bene e le sue condizioni sono in continuo miglioramento..

Tantissimi gli attestati di solidarietà ricevuti dal giovane avvocato. E l’altro ieri, prima di essere sottoposto all’intervento chirurgico, Fabio ha voluto ringraziare tutti con un post su facebook:

 “Sono vivo, sono salvo, sono fuori pericolo – scrive  -. Con questo post voglio ringraziare e tranquillizzare tutte quelle persone che, in un modo o nell’altro, hanno cercato di farmi arrivare il loro affetto e il loro calore in un momento nel quale ho pensato di non svegliarmi mai più. In questi giorni ho ricevuto tante manifestazioni d’affetto e di stima sia da colleghi, sia da amici, sia da pubbliche autorità, da persone di tutti i tipi; voglio ringraziarvi tutti uno ad uno per aver trovato un minuto del vostro tempo per manifestarmi il vostro affetto. Ho capito di non essere solo ma, al contrario, di avere tanti amici. La vicenda che è successa a me lo scorso venerdì notte non la auguro nemmeno al mio peggior nemico. Ho vissuto un incubo che, ad oggi, non è ancora finito e spero finisca presto. Spero soltanto che il mio “sacrificio” non sia stato vano e che l’autore di questa azione sia assicurato alla giustizia ed abbia la pena che merita. Intanto, quanto a me – conclude -, sono sicuro che la mia guarigione procederà per il meglio grazie alle vostre telefonate, messaggi ed interessamenti a me e alla mia famiglia. Vi abbraccio forte tutti, grazie”.

(Nella foto, la strada dove è avvenuta l'aggressione)