A cura della Redazione

I carabinieri del Comando Gruppo per la tutela ambientale di Napoli, in esecuzione di tre decreti di sequestro preventivo emessi dai Gip dei Tribunali di Avellino, Nocera Inferiore e Torre Annunziata, hanno proceduto al sequestro di quattro aziende operanti nel settore della metallurgia pesante, dell’attività conserviera e dell’attività conciaria, ubicate nei comuni di Solofra, Pagani, Torre Annunziata e Striano, i cui legali rappresentanti sono ritenuti responsabili dei reati di scarico abusivo di reflui industriali, illecita attività di gestione di rifiuti ed inquinamento ambientale.

Tra le aziende poste sotto sequestro, Eurogalvanica s.r.l. è quella con sede operativa a Torre Annunziata.

La ditta, operante nel settore della zincatura dei metalli, occupa 5 dipendenti, ed è stata sequestrata per lo scarico delle acque reflue industriali in pubblica fognatura e di conseguenza in corpo idrico in assenza di autorizzazione e per aver esercitato l’attività in assenza di autorizzazione all’emissioni in atmosfera.

In particolare le indagini espletate dai carabinieri del Noe di Napoli e Salerno, che si sono avvalsi della collaborazione tecnica dell’Arpac, hanno permesso di accertare che la ditta Eurogalvanica convogliava nel canale Bottaro e, da qui, nel fiume Sarno, i reflui del processo di lavorazione industriale, nonché i rifiuti liquidi utilizzati nella lavorazione che, stando ai rilevamenti tecnici, erano altamente contaminati (valori 200 volte superiori ai limiti di legge) da metalli pesanti (ferro, zinco, azoto ammoniacale e cloruri)sostanze bio – accumulabili, altamente tossiche per gli organismi viventi, con l'aggravante di aver commesso l’illecita attività stante il sequestro in atto di una parte dell'impianto.

Le altre società poste sotto sequestro sono la T.G.S. s.r.l. con sede operativa a Striano, Commerciale Export s.r.l. con sede a Pagani e la Laser Fashion con sede a Solofra.

Il sequestro preventivo delle aziende, secondo quanto ritenuto dai Gip si è reso necessario al fine di evitare la compromissione ulteriore dell'ambiente circostante e del fiume Sarno in particolare.