A cura della Redazione

Omicidio di Natale Scarpa: anche per il «boss poeta» Aldo Gionta è arrivata la condanna definitiva all'ergastolo. Detenuto al 41-bis, Aldo Gionta ha ordinato l'omicidio nel 2006 direttamente dalla cella per vendicare un affronto a suo figlio Valentino junior, all'epoca minorenne. 

Arrestato da latitante ad agosto 2014, mentre si imbarcava per Malta da Pozzallo (Sicilia), per lui è arrivata la prima condanna all'ergastolo, come il papà Valentino e come il fratello Pasquale Gionta, protagonista della sanguinosa faida di Torre Annunziata. 

Una guerra di camorra iniziata nel 2006 proprio con l'omicidio di Natale Scarpa, «zì Natalino», 70enne elemento di spicco dei Gallo-Cavalieri, papà di Vincenzo «caramella», crivellato di colpi il 16 agosto nel piazzale dello stadio Giraud dopo un allenamento del Savoia. Un omicidio eclatante che fu ordinato dal carcere proprio da Aldo Gionta. A Carnevale, il figlio adolescente Valentino junior aveva colpito Scarpa con un uovo, che lo schiaffeggiò in strada.

Una volta arrivata la notizia in carcere, papà Aldo incaricò il fratello Pasquale Gionta, che organizzò la spedizione di morte che servì a lavare col sangue l'offesa subita dai Gionta, per una questione d'onore. Condanna all'ergastolo anche per Giuseppe Coppola, che ebbe un ruolo importante nell'omicidio.