Ciro Immobile, bomber di Torre Annunziata, perdona l’uomo che tre anni e mezzo fa lo minacciò sulla spiaggia di Francavilla al Mare.

Succede nell’aula Matteotti del Tribunale di Chieti, dove ieri l’attaccante della Nazionale di calcio campione d’Europa e della Lazio è arrivato alle tre del pomeriggio per essere ascoltato come «persona offesa» nel processo sull’aggressione con un coltello subita nell’estate del 2018 allo stabilimento balneare Lido Bianco. Il calciatore ha rimesso la querela, ma il processo andrà avanti.

Sotto accusa c’è un tifoso del Pescara di 32 anni, che deve rispondere delle minacce aggravate dall’uso della lama, circostanza che ha reso procedibile d’ufficio il reato, e del porto abusivo dell’arma bianca.

Al termine dell’udienza, Immobile rimette la querela. Il processo comunque proseguirà, ma l’imputato può sperare che la sua posizione venga ridimensionata alla luce della testimonianza del calciatore. "L’importante è che non sia successo niente, che la mia famiglia stia bene, ero preoccupato più che altro per loro", dice il bomber lasciando l’aula. "Se fosse stato qualcosa di più grave, probabilmente avrei agito diversamente".