A cura della Redazione

Una statua di epoca romana proveniente dal sito archeologico di Stabia venduta al Minneapolis Insitute of Art (MIA) negli Stati Uniti. Il reperto, di inestimabile valore, è il Doriforo di Policleto, trafugato nel corso di scavi clandestini tra il 1975 e il 1976 e successivamente ceduto nel 1985, per 2 milioni e mezzo di dollari, dal trafficante internazionale svizzero di opere d'arte Elie Borowski al Museo statunitense. 

La Procura di Torre Annunziata (procuratore capo Nunzio Fragliasso) ha chiesto ora la rogatoria alle autorità americane affinché venga restituita l'opera all'Italia dal momento che è stata sottratta al patrimonio indisponibile dello Stato.

L'opera, di eccezionale valore storico e artistico, è considerata dagli studiosi la più preziosa copia romana dell'originale greco in bronzo.

La confisca, prevista come obbligatoria ai sensi di un decreto legislativo del 2004, è stata disposta all'esito di una più ampia attività di indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli e del Gruppo di Tiorre Annunziata, coordinati dalla Procura oplontina, tesa ad accertare l'esistenza di traffici illeciti di opere d'arte e pezzi di patrimonio archeologico sottratti indebitamente nel comprensorio archeologico di Pompei e Castellammare di Stabia.

Nell'ambito della stessa indagine, è stata accertata anche l'esportazione illegale di 5 pannelli affrescati provenienti dalla doimus romana di "Numerius Popidius Florus" a Boscoreale, attualmente esposti al Paul Getty Museum di Malibù a Los Angeles, per i quali pende un'altra richiesta di rogatoria al fine della restituzione.

Stando all'inchiesta sul Doriforo, il Museo di Minneapolis era a consocenza della provenienza illecita della statua e delle pretese che erano state avanzate dallo Stato italiano per ottenerne la restituzione (all'epoca, era il 1980, fu esposta al Museo delle Antichità di Monaco di Baviera, prima di essere poi vendta al MIA)

I reati per i quali si procede sono quelli di ricettazione, illecito trasferimento all'estero ed impossessamento di cose di interesse artistico, storico ed archeologico. I carabinieri del Nucleo TPC hanno accertato che non è mai stata atorizzata dalle autorità italiane l'esporatzione all'estero della statua del Doriforo.