A cura della Redazione

Sono 25 le persone arrestate nell'ambito di una operazione anticamorra condotta da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, coordinati dalla DDA di Salerno. Scacco a due organizzazioni camorristiche federate tra loro, i clan Fezza-De Vivo di Pagani e Giugliano di Poggiomarino.

Tra gli indagati figura anche un collaboratore di giustizia, per il quale sono stati disposti i domiciliari in località protetta.

I due sodalizi criminali avevano il controllo degli affari illeciti - in particolare il traffico di droga, nei Comuni dell'Agro Nocerino-Sarnese (tra questi, Pagani, Nocera Inferiore, San Marzano, Scafati) e persino in alcuni territori della provincia di Napoli.

Le accuse mosse a vario titolo sono di associaizone di stampo mafioso, tentato omicidio, estorsione, porto e detenzione illegali di armi, illecita concorrenza con minaccia o violenza, autoriciclaggio, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, tutti reati aggravati dal metodo e/o dalle finalità mafiose.

Documentate dagli inquirenti anche infiltrazioni nell'economia legale attraverso un commercialista, anch'egli indagato per concorso esterno, che avrebbe effettuato consulenze finanziarie ed economiche al fine di occultare o reinvestire i proventi illeciti dell'organizzazione.

Nel quadro accusatorio, inoltre, le estorsioni a danno di alcuni imprenditori dell'area, costretti a versare nelle casse dei clan dai 3 ai 5mila euro al mese in corrispondenza delle trascorse festività pasquali.

Al contempo, sono stati effettuati sequestri di beni per circa un milione di euro, tra cui 15 attività economiche tra bar, imprese agricole, società del settore rifiuti, 24 autoveicoli e 6 unità immobiliari.

Sequestri eseguiti anche in Spagna di 5 aziende attive nei settori di vendita e noleggio auto, produzione di prodotti di pasticceria e pane, società di import-export di materiale tessile e di commercio all'ingrosso di frutta e ortaggi.

In corso, infine, accertamenti su 210 rapporti bancari intestati agli indagati.