A cura della Redazione

Due denunce in poco meno di 2 mesi, il reato è sempre lo stesso. Truffa agli anziani, questa volta solo tentata grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della Compagnia di Ischia e all’arguzia della vittima del raggiro, che non si è fatta fregare.

Per un 16enne del centro storico di Napoli l’ennesima grana con la giustizia, con il traguardo della maggiore età ancora distante. Non gli è bastata la "lezione" di giugno, quando già fu beccato dai militari dell'Arma. Ha deciso di fare il "bis" e scatta così una nuova denuncia.

Il copione è nel ventaglio delle truffe già conosciute. Telefonata di presentazione e avvocato che racconta di un incidente stradale causato dalla figlia della vittima, trattenuta in caserma. Necessaria per risolvere le pratiche preliminari, una sorta di cauzione in denaro contante che un rappresentante dello studio legale avrebbe di lì a breve recuperato a domicilio. Senza altri scomodi.

L'anziano, la vittima, prima di accodarsi al lungo elenco di persone ingannate da sedicenti avvocati-carabinieri-corrieri, ha ricordato l’appello dei veri Carabinieri a non fidarsi di richieste di denaro fuori dal comune.

Ha lasciato che l’interlocutore concludesse la sua messinscena telefonica e quando ha riagganciato ha contattato il 112. I carabinieri della Stazione di Barano d'Ischia e quelli dell’aliquota operativa isolana erano già posizionati quando il 16enne si è presentato e ha tentato di entrare nel palazzo.

Per lui una denuncia (la seconda dopo quella di giugno scorso) e il sequestro del cellulare.