A cura della Redazione

Era latitante sa fine giugno, arrestato dalla Polizia.

Nel pomeriggio dell’8 agosto scorso, gli agenti della Sezione Investigativa del Commissariato “Montecalvario” hanno rintracciato nel Comune di Bacoli, in provincia di Napoli, un soggetto, S. S., classe 1970, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il data 23 giugno scorso.

L'uomo annovera a suo carico numerosissimi precedenti di polizia e Penali, e questa volta è ritenuto gravemente indiziato dei reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni aggravate con l’uso di arma bianca e tentata estorsione aggravata, con la recidiva reiterata e infraquinquennale.

Il grave quadro indiziario è riferito a quanto accaduto il 24 maggio scorso allorquando il 53enne avrebbe usato violenza per opporsi ad un ausiliario del traffico per costringerlo ad omettere un atto del suo ufficio, al contempo offendendone il prestigio e il decoro in luogo pubblico.

In particolare, l’operatore aveva constatato una violazione al Codice della Strada e stava elevando un verbale di contestazione ad un’autovettura parcheggiata, poi risultata essere anche scoperta di assicurazione e di proprietà dell’indagato.

Il 25 maggio successivo, non pago, l’indagato, intercettato il dipendente con funzioni pubbliche, agendo con premeditazione, lo avrebbe dapprima colpito con un violento schiaffo e poi gli avrebbe sferrato un fendente con un coltello, ferendolo alla gamba, per poi minacciarlo di dargli un’ingente somma di denaro necessaria ad acquistare un’altra macchina, in quanto la sua era stata sottoposta a sequestro amministrativo e quindi sottratta alla sua materiale disponibilità.

Il malcapitato, approfittando dell’allontanarsi dell’aggressore, si recò al pronto soccorso dell’Ospedale dei Pellegrini per le cure mediche del caso.

Nell’immediatezza, gli agenti effettuarono tempestivi accertamenti, raccogliendo una serie di elementi probatori, ed all’esito del riconoscimento effettuato dalla parte offesa, si posero al rintraccio in quanto il presunto aggressore era persona nota e inoltre sottoposto ad una misura alternativa alla detenzione, senza però intercettarlo, in quanto quest’ultimo si era reso irreperibile.

Successivamente, il ricercato si era sottratto pure all’esecuzione della misura cautelare emessa a suo carico, risultando assente presso la sua residenza nonché ai domicili conosciuti.