A cura della Redazione

Gli agenti di Polizia di Stato del Commissariato di Torre del Greco hanno tratto in arresto questa mattina, venerdì 9 febbraio, tre giovani gravemente indiziati dei reati di rapina aggravata, porto abusivo in luogo pubblico di un tirapugni di metallo ed armi improprie, nonché lesioni aggravate.

Nella serata dell’8 dicembre del 2023, due ragazzi, mentre si intrattenevano presso il centralissimo locale African Bar sito in piazza Martiri d’Africa in Torre del Greco, venivano aggrediti fisicamente e rapinati da un gruppo di altri ragazzi. Una pattuglia del Commissariato di Torre del Greco, in servizio di controllo del territorio, nel transitare in piazza Martiri d'Africa negli attimi immediatamente successivi all’accaduto, notava un forte gruppo di persone nelle vicinanze di una Fiat 500 X di colore scuro parcheggiata nei pressi di un bar. Gli agenti notavano un ragazzo con il volto sanguinante intento a fotografare con il suo cellulare la targa della Fiat 500.

Nel frattempo, alla visita dei poliziotti, due ragazzi cercavano frettolosamente di risalire a bordo dell’autovettura per allontanarsi dal posto, ma venivano prontamente bloccati ed identificati. A bordo della Fiat 500 durante la perquisizione gli agenti rinvenivano e sequestravano un tirapugni di metallo, uno sfollagente detraibile in metallo della lunghezza 55 cm, un coltello a serramanico con lama acuminata di 12 cm.

Nelle successive fasi delle indagini venivano acquisiti i video del sistema di videosorveglianza presenti in zona la cui analisi consentiva di ricostruire puntualmente le fasi dell'aggressione a scopo di rapina, che iniziava nel bagno del frequentatissimo locale e terminavano nella pubblica piazza alla presenza di moltissimi giovani.

Le indagini della Polizia di Stato, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, consentivano di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli attuali indagati, tali da giustificare l’adozione delle misure cautelari nei loro confronti.

A seguito delle formalità di rito, gli indagati sono stati posti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.