A cura della Redazione

É la serata della festa delle donne, sono circa le 23 ma in un’abitazione di Casoria c’è poco da festeggiare e soprattutto nulla da rispettare.

I carabinieri della Compagnia di Casoria raggiungono un appartamento nel centro della cittadina per una lite in famiglia. I fatti sono avvenuti altrove ma la donna è riuscita a fuggire ed è andata da suo papà.

La storia non solo è tragica ma anche lunga e vive di più episodi.

Si inizia con il litigio e in casa c’è lui - 38enne e palesemente ubriaco - e la compagna, che di anni ne ha 38 anche lei. Ad assistere incosapevolmente alla scena il piccino di 6 anni, figlio della coppia.

Lui beve spesso e forse fa uso anche di droga. La situazione è insostenibile e la donna tenta di reagire. Questo fa esplodere per l’ennesima volta - le indagini dei carabinieri permetteranno infatti di ricostruire innumerevoli episodi di maltrattamenti a partire dallo scorso agosto - l’ira dell’uomo.

Il 38enne devasta l’appartamento e tra urla e pianti che fanno da sottofondo minaccia di morte la donna, che prende il piccolo e fugge in auto dal padre.

L’uomo torna alla carica e raggiunge la compagna sotto casa paterna. Pretende che lei scenda ma fortunatamente la vittima non accetta. É un energumeno e a pugni distrugge l’auto utilizzata dalla donna.

Ci vorranno 8 carabinieri per bloccare il 38enne, che anche in presenza dei militari continua a minacciare di morte la vittima.

Il 38enne è stato arrestato e trasferito in carcere: dove dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale