A cura della Redazione

I carabinieri della Stazione di Pianillo di Agerola hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Torre Annunziata a carico del 51enne Vincenzo Gentile. Dovrà scontare 8 anni di reclusione poiché condannato per concorso in estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso, reato commesso nei comuni di Agerola e Pimonte tra il 2018 e il 2019.

Il provvedimento si riferisce a un’indagine condotta dai carabinieri della sezione operativa di Castellammare di Stabia, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le indagini furono avviate la sera del 3 maggio 2018, quando in località Gesinella, nel comune di Pimonte, fu ucciso a colpi di arma da fuoco Filippo Sabatino, esponente del clan Afeltra-Di Martino.

Dalle investigazioni che ne seguirono, gli inquirenti documentarono un sistema di estorsioni poste in essere da persone vicine al clan “Gentile”. Secondo quanto emerse, gli indagati - tra questi Vincenzo Gentile - costrinsero diversi commercianti e imprenditori dell’area dei Monti Lattari ad acquistare gadgets dal valore irrisorio a prezzi fuori mercato.

Già destinatario di misura cautelare in carcere, Gentile dovrà ora affrontare una condanna a 8 anni.