Lo scorso 18 novembre in via Patacca ad Ercolano esplose un’abitazione adibita a fabbrica per la produzione di fuochi d’artificio. Tre giovani, di cui due gemelle di 26 anni ed un ragazzo di 18, che lavoravano al suo interno persero drammaticamente la vita.
Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i carabinieri della Tenenza di Ercolano, su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, stanno eseguendo a Napoli e a San Giuseppe Vesuviano un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli.
Gli indagati sono: D.V. di anni 31 di Napoli, indiziato dei reati, in concorso con l'indagato P.P. già detenuto per tali fatti, di omicidio volontario con dolo eventuale, fabbricazione di esplosivi non convenzionali e non riconosciuti di tipo pirotecnico e sfruttamento di manodopera in spregio alla normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (custodia in carcere); B.R. di anni 64 di San Giuseppe Vesuviano, indiziato dei reati, in concorso con gli indagati P.P. e D.V., di fabbricazione di esplosivi non convenzionali e non riconosciuti di tipo pirotecnico (custodia ai domiciliari).
Detti materiali sono risultati nella disponibilità e ceduti da una pirotecnica di San Giuseppe Vesuviano risultata gestita di fatto anche da B.R. che ha illecitamente venduto, senza peraltro registrarne i movimenti, elevati quantitativi di perclorato di potassio e polvere di alluminio ai coindagati P.P. e D.V., essendo ben consapevole della loro illecita destinazione d'uso ovvero la fabbricazione di esplosivi non convenzionali di tipo pirotecnico.