È finita di nuovo in manette Gemma Donnarumma, moglie del boss storico Valentino Gionta, figura centrale della cosca di Palazzo Fienga a Torre Annunziata. Il suo nome spicca tra i 17 arresti eseguiti questa mattina dai carabinieri del Nucleo investigativo oplontino, nell’ambito di una vasta operazione contro il clan Gionta.
Donnarumma, già nota alle forze dell’ordine e tornata in libertà solo due anni fa dopo una lunga detenzione, era considerata la reggente di fatto della cosca. Nonostante fosse sottoposta a sorveglianza speciale, secondo gli inquirenti non avrebbe mai smesso di esercitare il suo potere criminale, cercando di ricostruire un’organizzazione messa a dura prova da arresti e condanne.
A confermarlo sono le indagini condotte negli ultimi mesi, che documentano un’intensa attività del clan nel territorio oplontino: estorsioni ai danni di commercianti, traffico di stupefacenti e minacce sistematiche per imporre il controllo sul quartiere. Donnarumma, soprannominata “Lady Camorra”, avrebbe coordinato personalmente le nuove leve del clan, muovendosi nell’ombra ma con fermezza.