A cura della Redazione
La voce stentorea di Rumyana Petrova riecheggia possente nel salone delle feste del Circolo Professionisti e Artisti. Il mezzosoprano bulgaro trasferisce agli spettatori brividi ed emozioni, un “dono” che solo le grandi cantanti liriche hanno nelle proprie corde. Inizia così, con un concerto di rara bellezza acustica, la prima rassegna di musica classica organizzata nella nostra città, “Pentagramma Oplontino”. Raggiante il presidente del sodalizio torrese, finalmente disteso e sorridente, ma tesissimo fino alla vigilia della “prima”: «Non potevamo augurarci un esordio migliore - sottolinea Antonio Manzo - e perciò intendo ringraziare pubblicamente gli artefici di questa autentica impresa: Antonio Tommaso Cirillo e Angelo Ruggieri». Si tratta, rispettivamente, del direttore artistico e del consulente musicale della kermesse che prevede sei appuntamenti, tutti, indistintamente, di eccelso livello musicale. Il concerto inaugurale, intitolato “Dall’Opera al Musical”, ha catalizzato l’attenzione del numerosissimo pubblico presente che, con la calorosa manifestazione di consenso finale, ha sottolineato oltremodo il gradimento per una serata di elevato spessore artistico. Il repertorio scelto per l’ “overture” dimostra come la musica cosiddetta dotta possa trasformarsi, come nessun altro genere, in un duttile strumento di comunicazione riuscendo a coinvolgere ed entusiasmare anche lo spettatore non abituato a questo tipo di “ascolto”. E così “Sgombra è la sacra selva”, da “Norma” di Vincenzo Bellini, si sovrappone a “Tonight”, dal musical “West Side Story”, mentre “L’amour est un oiseau rebelle”, da “Carmen” di Georges Bizet, va in dissolvenza con “Smoke gets in your eyes”, dall’operetta “Roberta”. Una miscellanea sublime, magistrale quanto suggestiva resa possibile grazie alla spiccata professionalità del maestro Raffaele Desiderio al pianoforte. La tastiera sfiorata con tocchi morbidi, discreti, ma sapientemente alternati a passaggi perentori e solenni. Uno strumentista di livello sorprendente che ha ben supportato la straordinaria voce di Rumyana Petrova. Il giovane mezzosoprano bulgaro ha definitivamente impreziosito la serata con una performance di grande spessore musicale. «Devo complimentarmi con gli organizzatori della rassegna - afferma Raffaele Desiderio - che non hanno lasciato nulla al caso. L’acustica dell’ambiente era semplicemente perfetta. E ciò, unitamente al calore del pubblico, ha alleviato il nostro gravoso compito. Aprire una rassegna con un cartellone del livello di “Pentagramma Oplontino”, credetemi, non è stato facile. Sono felice - conclude il musicista - per aver contribuito a lanciare una manifestazione che sono convinto godrà di lunga vita». Uno spettatore in prima fila, al termine dell’esibizione, richiama l’attenzione del presidente del Circolo Antonio Manzo e gli sussurra: «Grazie. Non mi emozionavo così da tanto tempo. Durante il concerto mi sono sorpreso con gli occhi chiusi a sognare. Quando la musica coinvolge l’animo della gente, significa che ha assolto pienamente il compito assegnatole!». La “prima volta” della musica classica a Torre Annunziata non poteva ricevere un battesimo migliore. Gli sforzi organizzativi del Circolo Professionisti e Artisti sono stati premiati dall’esito della serata inaugurale la cui eco è rimbalzata ben oltre i confini territoriali della manifestazione. Una ulteriore perla da aggiungere nella già folta collezione dell’ultracinquantenario sodalizio torrese che si conferma autentico punto di riferimento della promozione culturale nella nostra città. GIUSEPPE CHERVINO