A cura della Redazione
Quando la musica profana conquistò un significato spirituale: il Rinascimento. A ricostruire le atmosfere sonore così antiche nel tempo è stato il gruppo “Sonora vocal ensemble” che si è esibito nell’ambito della rassegna “Pentagramma Oplontino”. Sul palco del Circolo Professionisti e Artisti si sono avvicendate ben nove voci accompagnate da due strumenti: chitarra e liuto rinascimentale. Un concerto intenso, ricco di sfumature ancestrali, che ha rappresentato una variante di altissimo spessore artistico della kermesse. «Nella formazione del cartellone - sostiene il direttore artistico Antonio Tommaso Cirillo - abbiamo pensato di inserire un appuntamento dove fossero protagoniste le sonorità vocali. Naturalmente questa operazione è stata consentita senza smarrire l’identità musicale conferita alla manifestazione». Lo stile più caratteristico della musica rinascimentale è la polifonia imitativa. Una forma in cui tutte le voci si muovono alla stessa velocità e partecipano allo sviluppo melodico combinando la pratica dell’imitazione, secondo una tecnica che nel XVI secolo prese il nome di “fuga”. In questa epoca si instaura uno stretto rapporto tra la musica e la corte rinascimentale, dove i suoni si sovrappongono alla poesia da salotto generando una sorta di letteratura sonora. Il maestro Ermeneziano Lambiase ha guidato l’esibizione del coro polifonico in un repertorio articolato che ha toccato diverse matrici armoniche: anglosassone, francese e mediterranea. «Mi ha colpito la concentrazione con la quale il pubblico torrese ha seguito le varie esecuzioni. Trasmettere il nostro messaggio musicale - dice il direttore d’orchestra - non risulta sempre un’impresa semplice, per l’evidente natura complessa dell’impatto sonoro. Questa sera il compito ci è stato agevolato da un uditorio culturalmente molto elevato». Il presidente del Circolo Professionisti e Artisti precisa: «Grazie alla competenza e al prezioso lavoro del nostro consulente musicale Angelo Ruggieri, siamo riusciti a ricreare sul palco del sodalizio anche queste atmosfere antiche. Personalmente - aggiunge Antonio Manzo - ho raccolto i consensi unanimi dei presenti che ci incoraggiano sempre più a conferire stabilità alla nostra iniziativa». Maria Elefante, assessore alla cultura del comune di Torre Annunziata, seduta in prima fila non s’è persa una nota del concerto: «Serate come questa ti riconciliano con l’accezione più alta di “bello”, “arte” e “cultura”. Ed anche qui, al Circolo Professionisti, i miei concittadini - sottolinea la scrittrice e docente universitaria - hanno dimostrato che, se sollecitati opportunamente, rispondono compatti al richiamo della promozione culturale». “Sonora vocal ensemble” era il penultimo appuntamento di “Pentagramma Oplontino”. La prima rassegna di musica classica della città di Torre Annunziata si concluderà il prossimo 21 febbraio quando ascolteremo “Eleganti melodie” con il violino di Dashamir Hoxha e la chitarra di Antonio D’Augello. Appuntamento, naturalmente, da non perdere. GIUSEPPE CHERVINO