A cura della Redazione
Ad una settimana dall’insediamento nella nuova giunta che amministrerà la città di Torre Annunziata, il neo assessore Antonio Iralndo (foto), architetto ed urbanista, tra le tante deleghe affidategli dal sindaco Giosuè Starita, detiene anche quella alla Valorizzazione del Giacimento archeologico di Oplontis. Irlando è già al lavoro per studiare un nuovo piano di recupero e valorizzazione dei siti oplontini. Ha voluto, da subito, mettere in chiaro quali devono essere le priorità di cui necessita il nostro patrimonio archeologico. Le proposte di Irlando, che verranno presto presentate al soprintendente di Pompei, Massimo Osanna, premono sull’impiego in tempi brevi dei fondi stanziati per Oplontis - rivenienti dal “Grande Progetto Pompei”, e che ammonterebbero a circa 1,5 milioni di euro -, con i quali si potrebbe procedere alle prime opere di restauro indispensabili per il riconsolidamento di alcune aree del sito, ad oggi inagibili, e di parte del prezioso corredo decorativo. Anche se si presume che tali opere di conservazione verranno finanziate con i fondi ordinari stanziati dalla stessa Soprintendenza. Ancora, continua l’assessore, «si studierà, in accordo con il sindaco e con gli esperti della stessa Soprintendenza, l’individuazione di un luogo idoneo ad ospitare in forma stabile una mostra di una parte dei reperti provenienti dagli scavi che, nell’arco di quasi quanrant’anni, hanno riportato alla luce una delle testimonianze romane più affascinanti del Vesuviano, con un corredo di suppellettili, opere d’arte e gioielli unico nel suo genere». Per Irlando, uno di questi spazi potrebbe essere la ben nota Real Fabbrica d’Armi, più volte già indicata anche dalle Amministrazioni precedenti e dalle associazioni culturali locali. Edificio che si sposerebbe a pieno con la tipologia del patrimonio da ospitare, vista anche le sue particolarità architettoniche di grande valenza storica. «Il lavoro che si intende attuare - dichiara Irlando - sarà anche quello di ridonare alla città un ottimo biglietto da visita a coloro che ogni giorno si recano in visita al nostro sito archeologico. Dapprima saranno richieste le azioni necessarie atte a riqualificare via Sepolcri, il tratto di strada che conduce agli scavi, dove l’attuale stato di decoro di certo non può essere consono ad un contesto di così tanta importanza. Tutti sono invitati a fare la loro parte - spiega l’assessore -, Amministrazione in primis, ed anche i cittadini che più volte si dimostrano poco sensibili al rispetto del decoro urbano». Inoltre sarà invitata la Direzione dello Spolettificio Esercito a contribuire al riassetto della strada, agendo sulla pulizia del muraglione di cinta dello stabilimento dalle piante infestanti che in alcuni punti, in particolare quelli prossimi al sito archeologico, addirittura lo soverchiano. L’assessore parla poi della serata di gala svoltasi ad Oplontis il 12 luglio scorso, con un’area della Villa di Poppea fittata dalla Soprintendenza per una festa privata promossa da una società milanese. In linea con le associazioni, i movimenti e i cittadini che hanno manifestato il loro dissenso, Irlando non nega il suo parere positivo sulla concessione dell’area archeologica relativa alla Villa di Poppea per attività di genere culturale, come stabilito dalla legge, che potrebbero essere rappresentate anche dall’organizzazione di una cena elegante. «Purché queste avvengano - sottolinea - in aree prestabilite e non in diretto contatto con le delicate persistenze storiche del sito». A ciò si presterebbero, in forma molto suggestiva, anche l’area antistante la biglietteria e gli uffici degli Scavi di Oplonti dove, con un allestimento ideale, gli ospiti potrebbero cenare su un balcone naturale che riflette uno spaccato di storia senza eguali. Sarebbe un’idea remunerativa a favore del sito e anche dell’area ad esso prossima, da valutare e tenere in conto per il futuro. Un modo per promozionare il nostro sito archeologico. VINCENZO MARASCO