A cura della Redazione
Ritratto delle relazioni umane, risate e applausi. E’ stato questo “Io te sposo”, commedia in due atti scritta da Pasquale Sconamiglio e messa in scena al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei in due, consecutive repliche dalla compagnia Satyricon. Uno specchio in cui ognuno di noi puoi vedere riflessa la propria immagine in una scena, in una battuta, in un personaggio o in parte di esso, da Salvatore (Luigi Loreto) a Lucia (Rossella Rivoli) fino ad Alfonso (Domenico Loreto), c’è spazio per tutte le sfaccettature dei rapporti tra uomo e donna. Dalla relazione sbilanciata tra Massimo (Maurizio Rosabella) ed Elena (Valeria Nadia Vitiello) al feeling sorprendente tra Pinuccio (Giovanni Amura) e Ciretta (Paola Sannino). La compagnia Satyricon coinvolge il pubblico con un ritmo incessante di battute e colpi di scena che per molti finiscono per divenire déjà vu perché seduta tra le poltrone del Mattiello, dentro ognuno degli spettatori, si cela la timidezza di Pinuccio, l’ingenua ignoranza mista ad estroversione di Alfonso o il carisma tutto partenopeo del signor Rodolfo Varriale (Michele Losciale). “Io Te Sposo” è una lente d’ingrandimento sull’amore,tra la visione moderna di Salvatore e quella più tradizionale di Lucia, filtrato nell’ironia mai banale della compagnia, e c’è spazio anche per l’amicizia, nel legame indissolubile tra Salvatore e Massimo che spinge a sacrifici e prove inaspettate che generano situazioni paradossali e colpi di scena inattesi perché per aiutare un amico in difficoltà si è disposti a tutto, anche a far cose che mai avremmo pensato di compiere nel corso della nostra vita. Non c’è tempo per distrarsi quindi, perché la sorpresa è dietro l’angolo, fino all’ultima battuta, all’ultima scena. ANDREA CARDONE