A cura della Redazione

Solo chi identifica l’arte con la tela dipinta en plein air o nel chiuso di uno studio, si sarà sorpreso della vitalità dello stand del Liceo Artistico “Giorgio de Chirico” al “Job&Orienta” di Verona. In quella che è la fiera della scuola e dell’orientamento al lavoro più importante d’Italia, tenutasi dal 26 al 28 novembre scorsi. Quest’anno, tra le eccellenze della Campania, era presente anche il Liceo torrese, con gli alunni Daniele, Felice, Filomena e Mattia, accompagnati dalla prof. Del Prete e dal dirigente scolastico Felicio Izzo. 
Come spiegato dai ragazzi, alla presenza dell’assessore regionale Fortini (ma non sono mancate le visite anche dei ministri Poletti e Giannini), «il “de Chirico” si propone, anche con l’auspicato ampliamento della propria offerta formativa, come un polo liceale della creatività e dell’innovazione, un vero e proprio laboratorio di competenze per la ricerca - si pensi al quoziente di innovatività e sperimentazione di molta arte contemporanea - e l’impresa, in particolare per quella tipologia di impresa sociale e culturale che rappresenta il futuro inderogabile della nostra comunità, orfana di un passato industriale ormai lontano e chiamata a progettare un futuro centrato sulla gestione e sul marketing dei beni culturali e ambientali». 
Non a caso, il tema centrale della fiera di quest’anno era l’alternanza scuola-lavoro, una opportunità che la “buona scuola” ha esteso anche ai Licei e che  costituisce per un polo, quale il “de Chirico”, il terreno comune di un incontro tra sensibilità e attitudini diverse, capaci nondimeno di comporsi in un disegno unitario, articolato e dinamico, nel quale ogni parte contribuisce al tutto;  e nel tutto, com’è noto, emergono proprietà e qualità superiori alla somma delle parti.

In linea con la vocazione dell’Istituto, la proposta espositiva di video tecnicamente inappuntabili capaci di spaziare dallo sperimentalismo dello stop-motion al “didascalismo” di spot e documentari, di cui ben due di cinematografia subacquea, autentica assoluta singolarità del liceo “de Chirico”, di cui uno che ha mostrato le inedite bellezze del parco archeologico di Baia.

“Il futuro ha un seme antico”, recita il motto dell’istituto e così non è mancata la dimostrazione di “artigianato d’arte” degli studenti  della sezione di ebanisteria, che hanno incantato i visitatori con la decorazione, al momento, di piatti di legno -  in verità, sedute di sgabelli rotti -, la creazione di artistici orologi utilizzando schienali di sedie dismesse e l’esposizione di compostiere da balcone in terracotta, lavorate e dipinte dalla sezione di arti figurative. Sempre tutto senza dimenticare la principale funzione dell’arte, quella di porre interrogativi, di mettere in moto il pensiero, di scongiurare il rischio di un letargo della ragione a conferire equilibrio alla scuola dell’impresa, della filiera produttiva, dell’alternanza con l’azienda, garantendole l’aria pura e salvifica del pensiero divergente e non omologato. Tale il senso di alcune “provocazioni”, quali le installazioni “Dispensa Europa” e “Intra Vesuvium”, le dissacranti operazioni grafiche di “CamorraComix”, barzellette sulla camorra, e di “Chi mafia avvelena anche te...”, nonché la performance “Poesia Precaria”, poesia scritta nell’acqua e messa in bottiglie in numero limitato e firmate dall’autore, che ha lasciato allibite non poche persone. Ma non l’assessore Fortini, che è apparsa divertita nel ruolo di “avventrice d’arte”. Tale anche il senso del lirismo magico della favoletta “La scodella di legno”, offerta ai tanti visitatori. Non è mancato un ricordo, sabato mattina, anch’esso allestito “all’impronta”, di Luca De Filippo, “amico” del “de Chirico”, quale partecipante alla mostra collettiva di fotografia subacquea “I colori dell’acqua”, purtroppo - ed è l’unico rammarico - nell’inerte indifferenza di chi forse “istituzionalmente” avrebbe dovuto fare di più. Ma si sa, non c’è voce che arrivi al cuore degli uomini che non sia quella del cuore. E della Memoria, verrebbe da aggiungere... ma tant’è e tanto è stato! Un’ultima notazione sulla straordinaria esibizione musicale dell’Alfano Jazz Ensemble del Liceo Musicale di Salerno Alfano I, altra eccellenza campana, che ha offerto un repertorio non facile - musica di competenti per competenti - ma proposto con una tale bravura da conquistare tutti.