A cura della Redazione

“Scuola Viva: La scuola si apre al territorio”. L’iniziativa del liceo Artistico "Giorgio de Chirico" di Torre Annunziata è iniziata con il primo di tre appuntamenti che la caratterizzeranno fino alla prossima settimana. Presentato nell’Aula Magna il libro “Capitale Sud” di Mimmo Della Corte.

Apre l’evento il dirigente scolastico Felicio Izzo: «Questo libro richiama dei provvedimenti legislativi abbastanza recenti. Un esempio sono i soldi destinati al monitoraggio della Terra dei Fuochi che, invece, furono dirottati a favore dell’EXPO di Milano. In questo testo ci sono una serie di proposte - continua -, dalle infrastrutture per gestire il dissesto idrogeologico all’investimento nella scuola».

Armando Mei, ricercatore di Egittologia: «Da un anno è partito un progetto di ricerca sulle aree di Pompei, Oplonti e Ercolano. La nostra zona ha un patrimonio culturale e artistico straordinario. Non apprezziamo l’importanza del territorio. Dalla nostra storia dobbiamo ripartire. Le opere che ci sono ad esempio nella Villa Parnaso hanno un valore enorme e necessitano di essere preservate, invito chi verrà eletto di dare massima attenzione a questo».

È la volta del vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti Campania, Domenico Falco: «La legge 285 del 1977 porta la firma di Tina Anselmi. A quei tempi la disoccupazione giovanile era come quella attuale. Il lavoro deve essere affrontato con la coscienza. Se non abbiamo un ricordo, non abbiamo il presente e nemmeno il futuro! Abbiamo eletto una classe politica inadeguata. Mimmo Della Corte ha fatto una provocazione con questo libro - prosegue -, la burocrazia blocca ogni processo democratico, paralizzando il Paese. Dobbiamo avere il coraggio di investire nei giovani, perché sono disperati».

Alessandro Sansoni, collaboratore dell’O.D.G. Campania dice: «Uno dei problemi peggiori del Meridionalismo è che siamo straccioni dal punto di vista politico-culturale. Non si può vivere solo di turismo. Non siamo Venezia. La nostra realtà può sperare di raggiungere il 10/15% di PIL. Per tutto il resto serve altro. Non dobbiamo sottostare alla retorica proveniente dal Nord - conclude -. Scegliamo dei candidati che sapranno incarnare i suggerimenti nel libro di Mimmo Della Corte»

La parola va quindi all’autore di “Capitale Sud”,  Mimmo Della Corte: «Torre Annunziata è la metafora del Sud, Potrebbe essere autonoma ma non riesce a vivere. Come si trasforma la metafora nella realtà? Questa è il vero quesito che dobbiamo porci». Poi passa la parola ai tre candidati sindaci di Torre Annunziata, interven uti all'incontro. Comincia Vincenzo Ascione: «Nessuno si salva da solo. Le risorse archeologiche possono essere il nostro petrolio. Dobbiamo avere la capacità di ritrovare nei nostri giovani la forza per ritornare ad essere una civiltà primizia. Si deve formare una nuova classe dirigente, crescere insieme solo se tutti vanno nella stessa direzione. Abbiamo la Fondazione ITS (tre in Campania, una a Torre Annunziata, l'ITS Mare dell'Istituto "Marconi", ndr) che forma i nostri giovani, questo ed altri sono piccoli segnali che Torre mostra la voglia di migliorare. Lavorando insieme in maniera trasversale ci si può riuscire».

Prosegue Ciro Alfieri: «La questione meridionale ad oggi non ha ancora una soluzione. Il libro ci dice che ci sono vie di sbocco. Torre Annunziata è una città ricca di risorse. È una ricchezza che sgorga, ma fino ad ora non ci bagna. Abbiamo la capacità e le potenzialità per diventare un polo turistico ed enogastronomico. Non si parla di riscatto di questa città se è divisa in più parti. Torre Annunziata confina con il mare, dobbiamo far sì che venga bagnata».

Conclude Pierpaolo Telese: «Il nostro è un Mezzoggiorno “Cenerentola”, ciascuno di noi ha l’opportunita di rivisitare ciò che il Sud ha da offrire. Torre Annunziata  era un modello di svliluppo industriale. Il popolo non è più protagonista della sua idea di comunità. La vicenda della legge 285 è emblematica: si è trasformata nella più grande organizzazione clientelare vista in Campania. La classe politica ha pensato solo al proprio benessere. Mimmo Della Corte dice che la città può essere un laboratorio. La nostra proposta è quella di rivoluzione sociale, culturale e politica. Se si ragiona solo sul turismo noi non mangiamo. Se non siamo contenti prima noi della nostra città, non ci verrebbe mai in mente di consigliarla a qualcun altro. La città deve avere servizi che vanno prima a favore dei cittadini e poi ai turisti. Torre Grida vendetta! Nel nostro programma abbiamo dedicato anche spazio a Tullio De Mauro»